giovedì 11 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

AGENZIE ED EMERGENZA CORONAVIRUS. IL GAAT DISSENTE DALL’OPERATO DELLO SNA: «AGENTI, GRUPPI, SINDACATI E COMPAGNIE DEVONO FARE SISTEMA. NO A DIVISIONI E PERSONALISMI»

Roberto Salvi, presidente del Gruppo agenti di assicurazione Toro, critica le ultime mosse del Sindacato nazionale agenti (come i contenuti delle lettere inviate ad Ania) e auspica un cambio di passo. E bacchetta anche il Governo…     

 

Roberto Salvi

«Dobbiamo fare sistema e provare a sostenerci a vicenda con le compagnie in questa emergenza. Certamente facendo valere con determinazione i nostri interessi, ma evitando di abbaiare alla luna». A sostenerlo è il Gruppo agenti di assicurazione Toro (Gaat), che «non ha gradito e condiviso» l’operato del Sindacato nazionale agenti di questi ultimi giorni, che ha posto l’accento, con tempi e modi secondo il Gaat «molto discutibili», sul fatto che la maggior parte dei risultati fino a oggi “portati a casa” dai gruppi agenti «non erano definibili tecnicamente quali contributi economici».

«Gli associati che rappresento li hanno invece apprezzati e credo che tutto quello che si riesce a ottenere nell’immediato di una grave emergenza sanitaria, operativa ed economica come questa, sia utile e importante per iniziare ad affrontarla», fa sapere Roberto Salvi, presidente del Gaat, a Tuttointermediari.it. «E’ sbagliato negare, in questa circostanza, che le compagnie non abbiamo agito a fianco degli agenti con tempestività, o perlomeno Generali lo ha fatto».

Il Gaat, in sostanza, parte dal ragionamento che ci si trova in una situazione difficile e «non è ovviamente colpa né delle compagnie, né dei sindacati, né degli agenti e tutti invece pagheranno un prezzo molto alto. Conseguentemente non mi sembra questo il momento dei contrasti e delle minacce». Salvi, in particolare, si riferisce alla scelta dello Sna «di sbandierare ad Ania prima la minaccia di iniziative sindacali per poi scrivere di nuovo, sempre ad Ania dopo qualche giorno, una seconda lettera questa volta accorata. Il tutto senza collegarlo e renderlo coerente con le richieste formulate al Governo che invece andrebbe coinvolto e responsabilizzato quanto prima».

Già, perché il presidente del Gaat chiama in ballo pure il Governo: «Se proprio vogliamo cercare dei responsabili o delle parti alle quali rivendicare qualcosa certamente non possiamo trascurare il Governo che ha chiamato la categoria a garantire “nel rispetto delle norme igienico-sanitarie” il servizio senza aiutarci minimamente e la “sanificazione” dei locali, specialmente nei primi giorni, è stata molto difficile anche per i noti motivi legati a scarsità di prodotti, difficoltà nel selezionare la qualità degli stessi e altro. Sarebbe stato pertanto utile (ed è più opportuno che a farlo sia un Sindacato) precisare e chiedere al presidente del Consiglio (a cui Sna ha scritto, ma non su questo) che gli agenti di assicurazione non sono dei dipendenti e che quindi hanno anzitutto  bisogno di sostegno in primo luogo economico (di cui anche il Governo dovrebbe farsi carico) per adempiere a quanto loro richiesto, cioè di continuare a fare impresa (mettendo a rischio la propria salute) per servire la collettività», ha affermato Salvi. «Al presidente del Consiglio, invece, si è ritenuto di chiedere:  la decontribuzione del personale dipendente, l’inserimento codice Ateco agenti di assicurazione ai fini della cassa integrazione in deroga per il personale dipendente e l’esenzione totale o parziale Imu per gli agenti di assicurazione possessori di immobili strumentali all’attività esercitata. Misure che vedremo se, quando e come saranno adottate. Anche in questo, e lo dice uno che non è mai stato tenero con la compagnia, sarebbe ingiusto e sbagliato rimproverare Generali a cui ho prontamente chiesto ad esempio le mascherine per salvaguardare la nostra salute, quella dei nostri collaboratori e dei nostri dipendenti e si sono subito attivati facendo il possibile (pur senza riuscirci)».

Tornando alle lettere che lo Sna ha inviato all’Ania, il Gaat ha aggiunto che le stesse «non sono state condivise, come si sarebbe dovuto fare, all’interno del comitato dei gruppi. Non dichiaro queste cose per amore di polemica, non è utile in questo momento, ma per imprimere un auspicabile necessario cambio di passo e di atteggiamento da parte del Sindacato nel quale mi riconosco», ha dichiarato Salvi. «Agenti, gruppi, sindacati e compagnie devono fare sistema e provare a sostenersi a vicenda in questa emergenza, cercando di superare divisioni e personalismi».

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA