Dopo il congresso elettivo di Bologna, la rappresentanza agenziale si appresta a dare seguito alle promesse in sede elettorale. E subito c’è la trattativa per il Patto 3.0…
Sono diversi i temi su cui si concentrerà Agenti UnipolSai Associati (Aua) che, superato il periodo transitorio, ora andrà avanti sotto la guida dell’unica lista presentata all’ultimo congresso elettivo, quella che vedeva Enzo Sivori alla presidenza.
Il congresso di Bologna gli ha dato fiducia. La sua lista (denominata Le radici del futuro e definita “di continuità”), infatti, ha ottenuto oltre l’83% di preferenze da parte di chi ha votato. Un consenso che si basa, appunto sulla fiducia, dal momento che quella di Sivori era l’unica lista presentata e dunque non c’era un’alternativa.
UNA FORMALITA’ – A Bologna è stata una formalità. Si è scelto di proseguire nel segno della continuità, confermando la linea politica e strategica precedente. Del resto Sivori era uno dei cinque presidenti del comitato che ha guidato il gruppo agenti nella fase transitoria. Sarà coadiuvato da Paola Minini (vice presidente vicario) e Angelo Colia (vice presidente). Anche loro ex presidenti del comitato.
Una lista, quella di Sivori, di cui i partecipanti del congresso di Bologna (e non solo) sapevano tutto, o quasi. Sivori, infatti aveva avuto modo di presentare programmi e persone nell’ambito di una sorta di giro d’Italia che si è svolto qualche settimana prima del congresso bolognese, toccando Padova, Pero (Milano), Roma, Catania e Bari. “Una sfida ambiziosa che la nostra lista intende affrontare con il massimo impegno e nel solco della continuità, verso un futuro che vogliamo costruire insieme giorno dopo giorno: da qui le Radici del Futuro, consapevoli dell’importanza e della forza di una associazione che conta quasi 4.000 iscritti”. Così i candidati si erano presentati.
Lo stesso neo presidente, immediatamente dopo il congresso, ha voluto sottolineare come gli iscritti ad Aua abbiano «evidentemente compreso e apprezzato l’entità del lavoro svolto dalla rappresentanza durante la fase transitoria. I nostri associati ritengono che la nuova presidenza, la giunta e tutti gli organi associativi saranno non solo in grado di rappresentarli e tutelarli efficacemente in ogni contesto di trattativa con la compagnia, ma anche individuare ed elaborare gli strumenti indispensabili all’evoluzione professionale verso l’autonomia imprenditoriale. Noi sapremo dare pieno riscontro al credito che ci è stato dato».
IL NUOVO MODELLO AUA – In un contesto che è in continua evoluzione, il cambiamento non può non riguardare anche Aua. Lo hanno spiegato i nuovi vertici: l’obiettivo è portare la rappresentanza agenziale a “diventare un sistema in grado di creare, attraverso le sue diverse strutture, un reale valore per gli associati, un adeguato sostegno sia in termini di tutele e di supporti che in termini di strumenti e di servizi, al fine di consentire una capacità imprenditoriale autonoma e scelte strategiche consapevoli”.
PATTO 3.0 – I temi in ballo sono numerosi e, sottolinea Aua, “con un elevato livello di complessità”. Il più importante è senza dubbio il Patto 3.0 le cui trattative entreranno prossimamente nel vivo. Proprio a proposito del nuovo accordo che si andrà a discutere, Sivori è stato chiaro: «il mantenimento e il rilancio della centralità delle agenzie nella strategia multi e omnicanale saranno fondamentali e gli strumenti digitali saranno interpretati unicamente quale supporto all’attività della rete fisica. Come anche il management ha riconosciuto più volte nei momenti di confronto durante l’assemblea appena conclusa, gli agenti sono il perno attorno cui ruota la gestione della relazione complessiva con il cliente e un insostituibile elemento di quel sistema grazie al quale si potrà contrastare l’agguerrita concorrenza da parte di vecchi e nuovi competitor. Qualunque ragionamento legato alla riorganizzazione e ristrutturazione delle agenzie, ai meccanismi remunerativi, alla marginalità e a ogni altro tema non potrà prescindere da questa considerazione», ha rimarcato Sivori.
Il nuovo articolato normativo ed economico, secondo Aua, dovrà “individuare meccanismi per valorizzare la scelta sistemica e la centralità delle agenzie, rafforzandone le strutture in termini di patrimonio e welfare”.
TECNOLOGIA E REDDITIVITA’ – Inoltre, fra le altre cose, il lavoro di Aua si concentrerà, da un lato, sugli aspetti riguardanti le infrastrutture e gli strumenti tecnologici, “che dovranno puntare alla continua ottimizzazione, così come alla generazione e allo scambio di flussi informativi e di servizi a supporto dell’attività relazionale”. Dall’altro lato i fari saranno puntati anche sulla ricerca di nuove redditività e di nuove economie di costi, “che potranno trovare soluzione anche nella scelta omnicanale e multiservizi quale risposta sistemica al mercato, aspetti che dovranno essere oggetto del prossimo accordo integrativo”.
Fabio Sgroi
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