«È l’inizio di un percorso comune che ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo professionale, sociale ed economico dell’agente», afferma Jean François Mossino, presidente della commissione permanente agenti del Bipar.
Nel corso dell’ultima assemblea generale del Bipar (Bureau international des producteurs d’assurance et de réassurance), la commissione permanente agenti, presieduta dal rappresentante italiano Jean François Mossino, nella foto, (delegato al Bipar del Sindacato nazionale agenti), ha approvato all’unanimità la Charte sur le Digital che, come spiega lo stesso Mossino, «segna l’inizio di un percorso comune, condiviso dalle federazioni nazionali che rappresentano gli agenti generali di assicurazioni in Europa, che ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo professionale, sociale ed economico dell’agente, in particolare nel momento in cui il legislatore e il mercato impongono importanti cambiamenti nel mondo della distribuzione assicurativa».
Fra i principi affermati dalla Carta, «la necessità di creare, attraverso la digitalizzazione, condizioni utili a massimizzare le opportunità per gli agenti, con l’avvertenza che la digitalizzazione non è funzionale alla riduzione del reddito di agenzia. L’agenzia è l’interlocutore centrale della relazione con i clienti», si legge nel documento, «e costituisce il nesso tra il cliente e la compagnia, rimanendo indipendente nella sua gestione».
«Abbiamo iniziato con un confronto sul tema della digitalizzazione», ha affermato Mossino, «e proseguiremo sui principi che condividiamo di sostenere e tutelare nelle singole nazioni e a livello europeo, nell’interesse di un ampio sistema di interlocutori oltre a quello della categoria».
Ecco cosa dice la Carta:
Preambolo. La Commissione degli Agenti del BIPAR ha fissato dei principi generali che richiamano il ruolo dell’agente di assicurazione nella relazione con i clienti nell’attuale contesto di digitalizzazione e di molteplicità dei canali di distribuzione assicurativa.
L’obiettivo di questa Carta è di affermare il valore aggiunto dell’agente assicurativo nei confronti delle compagnie di assicurazione e dei clienti, in un contesto di trasformazione della distribuzione assicurativa. L’agente di assicurazione è un interlocutore riconosciuto per la sua professionalità e la sua competenza tecnica, che sono la primaria forma di tutela dei consumatori. Inoltre garantisce alle compagnie di assicurazione un servizio di prossimità e di qualità nello svolgimento delle procedure relative alla sottoscrizione dei rischi, all’adattamento delle garanzie e naturalmente nella gestione della relazione con i clienti.
L’agente assicurativo è il mandatario della compagnia di assicurazione e la rappresenta nei confronti degli assicurati; è fondamentale che possa realmente adempiere il suo mandato grazie a processi di comunicazione moderni, nell’ambito della relazione con i clienti, ma anche rispetto alla sua mandante.
Principi. È essenziale creare le condizioni per un nuovo modello di distribuzione che massimizzi le opportunità consentite dalla digitalizzazione (semplificazioni amministrative, nuovi flussi di clienti …). Le compagnie e le rappresentanze degli agenti devono discutere preliminarmente dei progetti di digitalizzazione e condividere le loro esperienze specifiche relative ai loro ruoli complementari. La necessità è quella di accompagnare un cambiamento societario, spesso standardizzato ed impersonale, per tendere verso un rapporto più umano, adattato alle esigenze di ogni cliente. L’agente di assicurazione è sempre stato il “volto umano” della compagnia assicurativa presso il cliente, il che riveste un significato sempre più importante in presenza di nuovi sistemi di comunicazione e di scambi in via diretta e a distanza.
E’ fondamentale rispettare le specificità nazionali degli agenti e la loro libertà di organizzare la loro agenzia. L’agenzia è l’interlocutore centrale della relazione con i clienti e costituisce il nesso tra il cliente e la compagnia, rimanendo indipendente nella sua gestione. Richiede tuttavia un investimento in termine di risorse, di organizzazione, di formazione e di digitalizzazione. La digitalizzazione non è funzionale alla riduzione del reddito di agenzia; la possibile diminuzione dei costi di distribuzione nonché l’eventuale ottimizzazione delle procedure amministrative dovrebbero consentire di far crescere la competitività. (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA