L’operazione deve essere effettuata tassativamente entro il 31 ottobre. Ecco come fare…
Dallo scorso 1 ottobre e fino al prossimo 31 ottobre è possibile, da parte degli iscritti alle sezioni A, B e D del Rui, comunicare all’Ivass il proprio indirizzo di posta elettronica certificata.
Basterà trasmettere esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica raccolta.pec@pec.ivass.it, (attenzione, sarà attivo soltanto nel periodo compreso tra l’1 e il 31 ottobre 2015) dal proprio indirizzo di posta elettronica certificata, una comunicazione riportante nell’oggetto il numero di iscrizione nel Rui e il codice fiscale. Chi lo ha fatto prima di ottobre dovrà rifare l’operazione.
Il messaggio di posta elettronica certificata non dovrà contenere alcun testo, né disclaimer né allegati. Nell’oggetto del messaggio, il numero di iscrizione dovrà essere inserito prima del codice fiscale, secondo gli esempi sotto riportati:
Numero iscrizione Codice fiscale (separati da un solo spazio)
Esempio per Intermediario persona fisica:
A000000000 ABCABC25A25A251A
Esempio per Intermediario persona giuridica:
A000000000 12345678910
L’Ivass ricorda che la persona fisica deve dotarsi di indirizzo Pec personale anche se opera all’interno di una società. Inoltre, si sottolinea il fatto che la comunicazione trasmessa dall’intermediario deve essere priva di testo, di firma e di allegati. Su questo punto l’istituto di vigilanza è categorico: «Ogni messaggio di testo, istanza o documento allegato alla comunicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata degli intermediari non si considera validamente trasmesso all’Istituto».
Fabio Sgroi
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