Il confronto fra il neo presidente Matteo Comi e la ceo di Axa Italia Chiara Soldano, in occasione dell’assemblea del gruppo agenti di fine settimana scorsa, si è svolto in un clima disteso e costruttivo. Premesse positive per riprendere il dialogo, ma saranno decisive le prossime settimane. I nuovi vertici del gruppo agenti? L’assemblea ha dato mandato unanime di….

Definita la nuova squadra di vertice e apparentemente ricucito lo strappo con la compagnia, l’Unione agenti Axa (Uaa) ha ora tutta l’intenzione di riprendere il cammino.
Il confronto, in un clima disteso e svoltosi in modo franco e trasparente, fra il neo presidente Matteo Comi e la ceo di Axa Italia, Chiara Soldano, in occasione dell’assemblea della rappresentanza agenziale che si è svolta alla fine della settimana scorsa, ha portato un po’ di serenità dopo la sospensione dei tavoli di lavoro dall’estate scorsa. Una convergenza di interessi e soprattutto la volontà di ripartire insieme verso traguardi comuni. Questo è emerso dal confronto.
Come riparte Uaa? Quali linee programmatiche si è data? In altre parole, quali punti contiene la mozione congressuale di Venezia? Vediamo.
L’assemblea, dopo aver ascoltato gli interventi delle rappresentanze sindacali nazionali (Sergio Sterbini, vice presidente dello Sna e Roberto Arena, vice presidente di Anapa) e la relazione degli organi direttivi uscenti, analizzato «il complesso periodo che l’intera rete Axa sta attraversando, con particolare riferimento alle preoccupanti dinamiche del mercato assicurativo caratterizzate da crescente pressione competitiva, interventi tariffari, normativi e rapide evoluzioni dei modelli distributivi» e preso atto «delle due importanti e preoccupanti acquisizioni che il gruppo Axa ha recentemente perfezionato – operazioni il cui impatto sulla distribuzione genera forte preoccupazione tra le agenzie», e dopo un «ampio e articolato» dibattito, ha dato mandato unanime ai nuovi organi direttivi di attivarsi in particolare su quattro punti.
Innanzitutto «valutare le soluzioni idonee a perfezionare eventuali accordi a favore della rete, constatate le differenti posizioni espresse dalle rappresentanze sindacali di primo livello e la loro non adeguata reattività rispetto all’evoluzione della distribuzione assicurativa». Poi «sondare se esistano i presupposti concreti, immediati e tangibili per la ripresa di un dialogo costruttivo con la compagnia, in assenza dei quali l’assemblea riterrebbe poco funzionale la prosecuzione del confronto».
A tal proposito va specificato che la mozione è stata approvata dall’assemblea prima del confronto Comi – Soldano che ha di fatto chiuso l’evento di Venezia e che si è concluso con una stretta di mano fra i due, a testimoniare, come riportato in precedenza, la volontà di proseguire insieme le sfide…
Ancora: «portare avanti, contestualmente, il percorso di consolidamento di Uaa Servizi srl, con adeguate azioni volte al suo rafforzamento finanziario e manageriale, allo scopo di mettere a disposizione strumenti per lo sviluppo del business della rete agenziale nella misura ritenuta più adeguata. Tale rafforzamento dovrà garantire una sostenibilità economica coerente con il modello di servizio e con il valore generato per le agenzie».
Infine: «valutare gli effetti delle recenti operazioni effettuate dal gruppo Axa sul mercato italiano», con riferimento a Nobis Assicurazioni e Prima Assicurazioni, «players con rilevanti volumi nel motor e una forte componente tecnologica, al fine di avviare un tavolo di confronto trasparente per verificarne l’impatto sulla futura architettura distributiva della compagnia, onde evitare un ulteriore deterioramento della relazione tra gli agenti e l’impresa, salvaguardando una relazione equilibrata e costruttiva, essenziale per la stabilità della rete».
Tutto questo «anche in considerazione dei rilevanti investimenti effettuati dalla compagnia, in un contesto (anno 2025) nel quale sono stati richiesti alla rete significativi sacrifici in termini tariffari, che necessitano di immediati interventi correttivi a tutela della stabilità, già in parte compromessa, del portafoglio agenziale».
L’assemblea, inoltre, ha voluto esprimere «grande apprezzamento» per il lavoro svolto dalla giunta e dal direttivo uscenti, che nel corso del proprio mandato hanno operato «in un contesto complesso, caratterizzato da: evoluzioni di mercato rapide e particolarmente critiche, necessità di presidiare numerosi tavoli tecnici e politici, momenti di conflittualità con la mandante causati dagli interventi tecnici e tariffari, sviluppo di progetti strategici avviati quali quello della Next Gen e della Uaa Servizi srl». E ha invitato i nuovi organi direttivi a proseguire con quattro progetti.
Il primo è la Next Generation (scuola politica, innovazione e formazione). L’assemblea ha espresso «forte apprezzamento» per il lavoro svolto nell’ambito di questo progetto, «che in questi due anni ha saputo avviare una vera e propria scuola politica dell’Unione; proporre progetti innovativi, digitali e organizzativi; coinvolgere nuove energie nella vita associativa; creare percorsi di formazione strutturata, con ricadute positive sulla qualità della professione e sulla rappresentanza». L’assemblea, in sostanza, ritiene che «questa esperienza rappresenti un patrimonio dell’Unione e un elemento strategico per il futuro della categoria, con l’obiettivo di consolidarlo come programma strutturale dell’Unione, aperto a nuovi contenuti specialistici e all’inserimento dei giovani nei gruppi di lavoro, nelle commissioni e nei ruoli apicali».
Il secondo progetto è l’investimento su Uaa Servizi srl. «Considerata la crescente complessità normativa, tecnologica e distributiva del ruolo dell’agente», l’assemblea riconosce che l’attività svolta da Uaa Servizi srl rappresenti «un alleato fondamentale per sostenere l’evoluzione della rete e il presidio del business». L’invito è, quindi, quello di «proseguire nel piano di rafforzamento della Uaa Servizi srl, strutturando governance, competenze e stanziando investimenti coerenti con le esigenze della rete».
Il terzo progetto riguarda l’investimento sull’ecosistema Omnia. L’assemblea ha preso atto «della necessità di continuare a investire sull’ambiente digitale Omnia, oggi al centro dei processi operativi, commerciali e gestionali delle agenzie» e ha invitato i nuovi organi direttivi a «potenziare la collaborazione tecnica con i partner tecnologici; promuovere investimenti inerenti a performance, interfacce, Api, analytics e integrazioni; accelerare l’allineamento progressivo dell’ecosistema delle agenzie alle evoluzioni tecnologiche del settore; favorire l’utilizzo del sistema Omnia attraverso l’avvio di un piano formativo pluriennale aperto a tutto lo staff di agenzia».
L’ultima parte della mozione è relativa all’accordo sinistri, integrativo ed evoluzione rete. L’invito è quello di «finalizzare il nuovo accordo sinistri, che dovrà a titolo esemplificativo prevedere una semplificazione degli istituti oggetto di incentivazione e dei meccanismi di rendicontazione; introdurre nuovi istituti in coerenza con le evoluzioni in ambito claims, incrementare la remunerazione della rete agenziale».
Altro invito ai nuovi vertici di Uaa è «riprendere le attività di confronto sul nuovo accordo integrativo e sull’accordo di evoluzione rete, con l’obiettivo di: ridefinire, migliorandoli, i pilastri economici, operativi e normativi del rapporto agenzia–compagnia; dare certezza e stabilità alla relazione contrattuale tra Axa e Agenti; favorire e ottimizzare i processi legati all’evoluzione della rete (per esempio fusioni, accorpamenti, passaggi generazionali, agenzie fragili, etc)».
In conclusione, l’assemblea ha ribadito «come il ruolo dell’agente sia centrale e debba essere tutelato, per salvaguardarne l’autonomia, l’imprenditorialità e la dignità».
Fabio Sgroi
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