La compagnia del gruppo Burrus specializzata nella personal protection, dopo aver chiuso positivamente il 2021, continuerà a puntare sulle polizze individuali e collettive, ponendo una particolare attenzione alla continua ricerca sia di servizi, sia di modalità distributive, sia di innovazione di prodotto «per ottenere una sempre migliore sinergia con i distributori».

Per molte compagnie il 2021 ha rappresentato l’anno della ripartenza dopo l’inevitabile calo delle performance registrato nel 2020 a causa della pandemia. È stato così anche per Afi Esca Italia, compagnia italiana del gruppo Burrus specializzata nella personal protection.
«La ripresa, per noi, è stata decisamente forte non solo in termini di volumi, ma anche per la grande attività che ha riguardato tutto il nostro percorso di innovazione», ha affermato il direttore generale Pierfrancesco Basilico, durante l’ultima convention della compagnia. «Nei primi due-tre mesi del 2021 non si riusciva a capire quale sarebbe stata la tendenza dell’anno e quindi se ci sarebbe stato un recupero di produzione e una crescita. Poi il mercato è partito e anche noi. Possiamo ritenerci soddisfatti perché abbiamo chiuso l’anno con una raccolta globale superiore addirittura a quella record del 2019, recuperando quindi completamente il gap accumulato nel 2020».
Anche per Afi Esca il 2021 è stato l’anno dell’insurtech. «Sulla scorta dei blocchi dei limiti e delle difficoltà generate dalla pandemia abbiamo ritenuto di dover dare una grande spinta a tutto lo sviluppo del digitale, quindi a piattaforme dedicate al cliente finale per metterlo in condizione, in autonomia, di sottoscrivere una polizza direttamente sul nostro sito», ha affermato Basilico. «Da parte nostra c’è stata una grande attività di coinvolgimento, attraverso delle partnership, con quelli che possiamo definire dei broker nativamente digitali o che hanno fatto grandi investimenti nel digitale. Broker in grado di corrispondere la nostra visione dell’approccio digitale».
Così le iniziative di Afi Esca hanno trovato l’interesse di alcuni fra gli operatori del mercato insurtech, con cui la copmpagnia ha stretto delle collaborazioni. Il direttore generale della compagnia ha fatto anche alcuni nomi: 99bros, Insurance Arena, Crea Assicurazioni, Coverzen, Axieme, upGrape e Mio Assicuratore.
Quali novità ha in serbo Afi Esca per il 2022? «Le scelte che sono state fatte nel 2021 sono o progetto o premessa per lo sviluppo del 2022 e degli anni a seguire», ha fatto sapere Basilico. «In Italia, Afi Esca è una compagnia di assicurazioni che sostanzialmente viaggia su due mercati ben distinti: quello delle polizze individuali distribuite al cliente finale tramite insurtech, quindi on line, o direttamente dai nostri intermediari; e quello delle polizze collettive più o meno abbinate a dei finanziamenti. Questi resteranno i nostri due canali principali, i nostri due assi portanti per lo sviluppo nel futuro, con una particolare attenzione alla continua ricerca sia di servizi, sia di modalità distributive, sia di innovazione di prodotto per ottenere una sempre migliore sinergia con i nostri distributori».
Fabio Sgroi
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