sabato 25 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

ADJUSTING & CLAIMS SERVICE (AEC WHOLESALE GROUP) SI TRASFORMA E PUNTA SUL FULL OUTSOURCING

La società di Aec Wholesale Group diventa un consorzio indipendente. Roberta Pizzini, dell’Ufficio legale e gestione sinistri di Aec, spiega come si è arrivati a questa decisione e illustra le caratteristiche della società e i vantaggi in particolare per gli intermediari.
 

Pizzini RobertaNovità in casa Aec Wholesale Group. Dallo scorso 29 settembre la società guidata da Fabrizio Callarà ha ridisegnato il ruolo della controllata Adjusting & Claims Service (A&CS), azienda di servizi di gestione in outsourcing dei sinistri, trasformandola in una società consortile dedicata al full outsourcing. Come si è arrivati a questa decisione e perché?

«A&CS, che comunque rimane all’interno del gruppo Aec, con la trasformazione in società consortile a responsabilità limitata assume caratteristiche di indipendenza», spiega Roberta Pizzini (nella foto), dell’Ufficio legale e gestione sinistri di Aec, a tuttointermediari.it. «L’obiettivo è fornire in outsourcing tutta quella gamma di servizi che sono accessori e complementari all’attività assicurativa e di intermediazione. In questo modo le società che danno in gestione ad A&CS i loro servizi sono sgravati da questo tipo di incombenze e hanno la possibilità di concentrare le risorse su altre attività specifiche».

I servizi che gestisce la società consortile sono diversi: «Innanzitutto l’attività riguardante la gestione dei sinistri, che A&CS già svolge per conto di compagnie, di alcuni sottoscrittori dei Lloyd’s e di enti pubblici», afferma Pizzini. «La società si occupa di questo aspetto dalla A alla Z, dall’apertura del sinistro alla trattativa con la controparte. Si pensi per esempio ai Comuni e a quanto possa essere vantaggioso per loro non occuparsi più della complessa fase della gestione di un sinistro. Affidando in outsourcing questa attività possono dedicare più tempo ad altri servizi da rendere ai cittadini. Gli altri servizi di cui si occupa A&CS sono quelli amministrativi, gestione della contabilità, gestione e formazione del personale, sistemi informatici, consulenza legale e societaria, compliance e in generale delle prestazioni di servizi di carattere ausiliario, accessorio e complementare rispetto all’attività principale».

Il modello di business che A&CS si vuole dare è quello delle società consortili “captive” dei principali gruppi bancari e assicurativi, nonché delle società di consulenza delle grandi realtà del brokeraggio assicurativo operanti in Italia.  L’obiettivo è mettere a disposizione di tutte le imprese di assicurazione e riassicurazione, degli intermediari indipendenti nonché dei loro clienti, una pluralità di servizi che hanno, come unico limite statutario, quello di essere a carattere ausiliario, accessorio e complementare rispetto all’attività principale del consorziato.

Ma quali sono, in particolare, i vantaggi per gli intermediari? «Interfacciarsi con la compagnia, raccogliere la documentazione, trasferirla alla compagnia: sono tutte operazioni che impegnano oltre modo l’intermediario. Esternalizzando la gestione dei sinistri è possibile dedicare più spazio e tempo alla sua principale attività: quella tipica di chi intermedia», sottolinea Pizzini.

Ci sono anche vantaggi fiscali per i consorziati? «Sì», risponde Pizzini. «In base alla norma fiscale introdotta nella finanziaria 2008, chi affida i propri servizi a un consorzio è esentato dall’imposta sul valore aggiunto che attualmente è al 22%. Non solo, quindi, una riduzione dei costi di gestione, ma la certezza di affidarsi a un soggetto che in questo campo vanta già un’esperienza significativa».

Adjusting & Claims Service è nata nel luglio del 2011 come srl del Gruppo Aec e, dopo poco più di due anni di attività, ha iniziato a operare in totale autonomia organizzativa con uffici dedicati e separati dalle altre società del gruppo raggiungendo il break-even point e chiudendo in utile il bilancio 2013 con un giro d’affari che per oltre il 30% è rappresentato da soggetti esterni al gruppo Aec, principalmente compagnie di assicurazione ed enti locali. Adesso vuole allargare il raggio di azione.

Fabio Sgroi

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