giovedì 11 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

ACCORDO POSTE – GENERALI – UNIPOL SULLA RC AUTO. CONFAGI ESPRIME «DISAPPUNTO E INFASTIDITO STUPORE»

La Confederazione degli agenti generali di assicurazione di Generali Italia (costituita dagli ex agenti Ina Assitalia, ex Lloyd Italico e da una parte degli ex Toro) «stigmatizza la volontà della compagnia di non condividere in un articolato confronto con le rappresentanze degli agenti il proprio progetto di distribuzione alternativa attraverso un pericoloso competitor». Chiesto con urgenza un incontro all’AD e country manager Marco Sesana.

 

Da sinistra, in primo piano: Antonio Canu, Mariagrazia Musto e Davide Nicolao

«Abbiamo richiesto un incontro urgente all’amministratore delegato e country manager di Generali Italia, Marco Sesana, per un confronto sull’argomento». A Confagi (la Confederazione degli agenti generali di assicurazione di Generali Italia, costituita dagli ex agenti Ina Assitalia, ex Lloyd Italico e da una parte degli ex Toro, e presieduta rispettivamente dai co-presidenti Davide NicolaoAntonio Canu e Mariagrazia Musto) non è proprio piaciuta l’ufficializzazione dell’accordo di collaborazione fra Poste e Generali Italia che riguarda la Rc auto.

Il malcontento si unisce a quello già manifestato dal Gruppo agenti Generali Italia (Ga-Gi) e dal Gruppo agenti di assicurazione Toro (Gaat).

Confagi, «pur attendendo di approfondire la notizia dell’annunciato accordo di collaborazione tra Generali Italia Spa, a mezzo della controllata compagnia telefonica Genertel, e Poste Italiane, esprime disappunto e infastidito stupore per le modalità prima ancora che per i contenuti dell’accordo medesimo appresi a mezzo stampa».

Secondo quanto riferito a Tuttointermediari.it, Confagi «stigmatizza la volontà della compagnia di non condividere in un articolato confronto con le rappresentanze degli agenti, da sempre considerati come asset essenziale e canale privilegiato di distribuzione assicurativa e, di fatto e largamente, principale canale di raccolta per Generali, il proprio progetto di distribuzione alternativa attraverso un pericoloso competitor».

Per quanto riguarda i contenuti dell’accordo, «che pure ancora devono essere approfonditi», Confagi «esprime forte preoccupazione per una scelta di veicolare la vendita delle polizze auto verso un canale non professionale e non certo preparato alla selezione del rischio. Selezione che, operata dagli agenti professionisti di assicurazione della rete Generali Italia, ha garantito una sana crescita foriera di straordinari risultati tecnici per la compagnia».

Fabio Sgroi

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