martedì 23 Settembre 2025

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ACCORDO DATI SIGLATO DAI GRUPPI AGENTI GENERALI ITALIA E DALLA COMPAGNIA: PER L’ANTITRUST NON CONTRASTA CON LA DISCIPLINA SULLA TUTELA DELLA CONCORRENZA

L’authority si è pronunciata, nei giorni scorsi, in merito all’esposto presentato dal Sindacato nazionale agenti secondo cui l’intesa in questione rappresentava «un ostacolo e una limitazione alla libertà imprenditoriale degli agenti».  

Sull’accordo dati sottoscritto dai gruppi agenti di Generali Italia con la mandante il Sindacato nazionale agenti ha espresso dubbi sin dall’inizio. Un accordo che, sempre secondo il sindacato di via Lanzone, evidenziava una serie di criticità, «un ostacolo e una limitazione alla libertà imprenditoriale degli agenti», come anche «un grave pregiudizio agli interessi degli agenti». Tuttointermediari.it aveva anche intervistato sull’argomento Claudio Demozzi, presidente dello Sna.   

Un accordo finito nella lente di ingrandimento dei legali Sna per lungo tempo, fino alla decisione, alla fine dell’anno scorso, di presentare un esposto all’Antitrust con la motivazione che, l’accordo dati in questione, «limita l’autonomia e la facoltà di operare in plurimandato per gli agenti del gruppo Generali Italia».

In questi giorni è arrivato il pronunciamento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Di fatto, l’authority ha esaminato i fatti denunciati e ha riscontrato che in relazione agli stessi «non risultano, allo stato, emergere elementi di fatto e di diritto sufficienti a giustificare un intervento ai sensi della legge numero 287/1990».

Fabio Sgroi

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