L’indagine dell’istituto di vigilanza, effettuata l’anno scorso, ha accertato «l’assenza, l’insufficienza o la scarsa accessibilità» all’interno dei siti di alcuni comparatori delle comunicazioni rivolte agli assicurati.  

Verificare se, sulla base di accordi di partnership tra i siti comparativi e imprese estere non aderenti alla Card, fossero fornite informazioni chiare e trasparenti sull’impossibilità, per i sottoscrittori delle polizze, di fruire del sistema di risarcimento diretto (che offre all’assicurato danneggiato la possibilità di rivolgersi direttamente alla propria compagnia per la gestione del sinistro e la liquidazione dei danni).

Ad avviare questa indagine, l’anno scorso, è stata l’Ivass. E l’istituto di vigilanza ha accertato «l’assenza, l’insufficienza o la scarsa accessibilità, all’interno dei siti di alcuni comparatori, dell’informativa riguardante le compagnie non aderenti al sistema Card e le dirette conseguenze derivanti dall’acquisto di polizze emesse da queste compagnie che comportano maggiori oneri per l’assicurato il quale, in caso di sinistro senza colpa, è tenuto a rivolgersi alla compagnia di controparte, con un probabile allungamento dei tempi di gestione del sinistro».

Alla luce di ciò, sono stati effettuati interventi su sei siti comparatori volti a chiedere la massima trasparenza. Tutti hanno provveduto a chiarire le informazioni concernenti la Card, indicando le compagnie non aderenti e le diverse modalità di gestione dei sinistri nei regimi di risarcimento diretto o ordinario. Le evidenze sono state inserite nella home page e negli output di comparazione, per consentire all’utente una scelta consapevole della polizza da sottoscrivere.

Fabio Sgroi

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