sabato 06 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

ACCORDI ECONOMICI: I GRUPPI AGENTI DI GENERALI ITALIA CHIEDONO ALLA MANDANTE DI REVOCARE LA DISDETTA

Gruppo agenti Generali Italia, Gruppo agenti di Assicurazione Toro e Confagi (la confederazione degli agenti generali di assicurazione di Generali Italia che raggruppa Anagina, Gaag Lloyd Italico e Unat) rispondono alla lettera della compagnia. La strada verso il mandato unico inizia in salita. Donnet: «Il viaggio verso una cultura comune sarà lungo, ma dobbiamo farlo insieme».

 

L’incontro fra i vertici di tutti i gruppi agenti di Generali Italia (Gruppo agenti di assicurazione Toro, Gruppo agenti Generali Italia e Confagi, la confederazione degli agenti generali di assicurazione di Generali Italia che raggruppa Anagina, Gaag Lloyd Italiaco e Unat) si è tenuto a Roma lunedì scorso. L’oggetto? La disdetta degli accordi economici da parte della compagnia. E che l’argomento fosse delicato si era capito da una nota diramata alla stampa qualche giorno prima, con la quale l’Unat aveva commentato con «profondo sconcerto» la decisione di Generali Italia.

Confagi Toro Generali ItaliaI vertici dei gruppi, come era prevedibile, hanno predisposto un comunicato, una lettera che è stata inviata nella giornata di ieri a Stefano Gentili, chief marketing & distribution officer di Generali Italia e per conoscenza a Philippe Donnet, group ceo e country manager di Generali Italia e a Marco Sesana, amministratore delegato di Generali Italia. Un lettera forte, che fa riferimento, appunto a quella inviata dalla compagnia lo scorso 29 giugno relativa alla «disdetta rivolta ai rispettivi contratti integrativi, tuttora in essere, con i Gruppi agenti di Generali Italia». Una disdetta che, dopo un «propositivo e approfondito dibattito», è stata respinta dai presidenti dei gruppi con «fermezza sul piano politico», dal momento che questa decisione della compagnia ha «sorpreso e amareggiato» gli stessi.

Nella lettera inviata alla mandante, i presidenti di Gaat (Roberto Salvi), Gagi (Vincenzo Cirasola) e Confagi (Antonio Canu, Mariagrazia Musto, Davide Nicolao) non entrano nel merito «della validità giuridica» di questo atto «unilaterale» (su questo si esprimeranno «dopo i confronti tecnici con i nostri consulenti legali») ma ritengono che questo comportamento «sia in netto contrasto con le buone relazioni industriali che dovrebbero tra noi intercorrere e che avete professato in più occasioni di condividere, soprattutto nel momento attuale, assai delicato per noi agenti a causa della complessa riorganizzazione aziendale che avete messo in atto senza la gradualità necessaria e al perdurare di tutte le disfunzioni assuntive, amministrative e liquidative che viviamo nella nostra quotidiana attività, come già più volte a Voi palesato».

Poi hanno aggiunto: «Il “Mandato Unico” è un progetto molto ambizioso e complesso che merita il tempo necessario e, come tale, va negoziato in un clima sereno e costruttivo, e non sotto la “spada di Damocle” di accordi integrativi da rinegoziare totalmente, allo scopo di sottoscriverne uno a valere per tutti, operazione proibitiva se da compiersi unitamente alla riscrittura del Mandato agenziale, e oltretutto entro i tempi che vi siete prefissati. Inoltre sarebbe opportuno scriverlo alla luce del rinnovo dell’Accordo impresa agenti, di primo livello, che è disdettato da 10 anni e per il quale, anzi, vi invitiamo a far sentire la vostra autorevole voce in sede Ania, visto anche il ruolo ricoperto dal nostro Group Ceo presso tale sede».

I gruppi agenti hanno chiesto, in sostanza, di «ritirare quanto prima la disdetta, per poter iniziare a lavorare insieme con reciproca responsabilità sul “Progetto Mandato Unico”». Viceversa i gruppi si vedranno «costretti a non partecipare al suddetto tavolo». Gli stessi gruppi agenti si aspettano un revoca della disdetta.

Donnet  giugno 2016 congresso GaaLE FRASI DI DONNET – Quello del mandato unico, dunque, è un tema che catalizzerà i rapporti fra i vertici di Generali Italia e i gruppi agenti nei prossimi mesi. Appena un mese fa, su questo tema era intervenuto Philippe Donnet (foto a lato), group ceo e country manager di Generali Italia, nel corso dell’ultimo congresso del Gruppo agenti generali Italia a Venezia. Ecco quanto aveva detto: «Generali intende rispettare la diversità delle agenzie e lo farà sempre, ma vuole creare sempre di più una convergenza forte tra le reti e fra gli agenti. Il viaggio che creerà questa cultura comune e questa convergenza (penso per esempio al  mandato unico, un cantiere importante per Generali Italia) è lungo e dobbiamo farlo insieme. Sono convinto che, dopo quello che è stato fatto negli ultimi anni, tutti insieme sapremo continuare e accelerare su questo percorso di convergenza dei valori e di costruzioni di una cultura comune».

La questione, insomma, è delicata. Adesso la parola passa alla compagnia, la cui risposta, con tutta probabilità, non tarderà ad arrivare.

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA