A Tuttointermediari.it i presidenti del Gruppo aziendale agenti generali (Gaag) Lloyd Italico e Unat Gruppo agenti Generali Italia dicono: «Vogliamo procedere in modo spedito e giungere il più rapidamente possibile all’obiettivo». Ecco i numeri della nuova rappresentanza…

Stessi principi e stesse pratiche. E affinità professionali, etiche e di modello agenziale. Sono queste le motivazioni che hanno spinto il Gruppo aziendale agenti generali (Gaag) Lloyd Italico e Unat Gruppo agenti Generali Italia ad avviare il processo di unificazione. L’annuncio è stato fatto a maggio dell’anno scorso.
A che punto è questo percorso? Tuttointermediari.it lo ha chiesto ai due presidenti: Antonio Canu (Gaag) e Mariagrazia Musto (Unat). Che congiuntamente hanno risposto così.
Domanda. Nell’ambito del percorso di unificazione Unat – Gaag quali passi sono stati compiuti dall’annuncio a oggi?
Risposta. Innanzitutto, nel mese di settembre scorso, c’è stata la ratifica da parte dell’assemblea del congresso ordinario elettivo dell’Unat della decisione presa dal consiglio nazionale di procedere verso l’unificazione. Ciò in piena armonia e identità di vedute con l’analoga decisione presa dal precedente congresso ordinario del Gaag. Abbiamo poi proceduto a nominare il Consiglio dei Saggi, composto da agenti Gaag e Unat, che attivando al suo interno tavoli di lavoro e commissioni ha iniziato a lavorare alacremente allo studio e al confronto degli statuti dei due gruppi agenti e a tutti gli istituti, regole e norme che ne disciplinano la vita. In numerosi incontri e a ritmo serrato le commissioni hanno fatto seguire una fase propositiva costituente che ha portato a individuare i numerosi punti di contatto e di identità statutari, deontologici e operativi tra i due gruppi, ad armonizzare e integrare le differenze e a creare ex novo regole, processi e modalità organizzative che dovranno delineare la fisionomia del nuovo soggetto associativo. Tutto ciò coordinato dalle due segreterie operative per arrivare a una prima sintesi che le presidenze e le due giunte analizzeranno e, se necessario, integreranno e modificheranno prima di riprendere a brevissimo il lavoro costituente delle commissioni per l’unificazione.
D. Quali saranno i prossimi step nel 2022?
R. Sarà importante completare il lavoro delle commissioni e sottoporlo a revisione e ratifica delle due presidenze e dei due esecutivi nazionali in seduta comune e congiunta. Dopodiché, con l’intento di scongiurare qualsiasi rischio di fusione a freddo di classi dirigenti che dimenticano la base associativa (premesso che forse e per entrambi i gruppi tale base è già molto avanti nell’idea dell’unificazione come hanno dimostrato i due ultimi congressi) procederemo a incontri unitari, plenari e su base territoriale conoscitivi, informativi e di interazione aperta tra le presidenze, gli esecutivi, le commissioni e tutti i colleghi iscritti. Bisognerà poi lavorare ai congressi di scioglimento dei due gruppi e a quello che decreterà la nascita del soggetto unico. Occorrerà definire puntualmente regole e contenuti operativi-organizzativi del “periodo transitorio” nel quale i due gruppi opereranno come un un’unica entità politica con organismi e regole tese alla progressiva integrazione, ma con piena e snella operatività di rappresentanza nei rapporti con la mandante Generali Italia e con l’esterno. Questo periodo transitorio dovrebbe portare, facendo da acceleratore, alla definitiva nascita del soggetto politico unico.
D. L’iniziativa quando potrebbe vedere la luce ufficialmente?
R. Riteniamo prematuro dare date precise visto il gran lavoro da fare. Abbiamo però intenzione, pur senza prendere pericolose scorciatoie, di procedere spediti e di giungere il più rapidamente possibile alla definitiva unificazione.
D. Quali caratteristiche esprimerà, in linea di massima, il nuovo soggetto in termini di numero di agenzie, di agenti e di portafoglio intermediato?
R. Il nuovo gruppo rappresenterà circa 230 agenzie e 350 agenti e incassi pari a poco meno di un miliardo di euro.
Fabio Sgroi
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