L’operazione comporta la cessione della partecipazione in Generali e il simultaneo investimento nella banca di Generali per 6,3 miliardi di euro.
Mediobanca ha presentato, nella giornata di oggi, un’Offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banca Generali per un valore complessivo di 6,3 miliardi di euro, corrisposto interamente in azioni di Assicurazioni Generali.
L’operazione comporta per Mediobanca, appunto, la cessione della partecipazione in Generali e, attraverso una «massiccia» riallocazione del capitale nel wealth management, «l’aggregazione consente l’evoluzione del rapporto tra Mediobanca e Generali, che da finanziario si trasforma in una forte partnership industriale», si legge in una nota.
L’offerta è condizionata, tra l’altro: all’approvazione dell’assemblea ordinaria di Mediobanca; all’ottenimento di un minimo di accettazione del 50%+1 azione; all’ottenimento delle relative autorizzazioni regolamentari; al perfezionamento degli accordi di collaborazione con Generali e Banca Generali; all’assunzione da parte di Generali di un impegno sulle azioni proprie ricevute in corrispettivo di lock-up per 12 mesi a partire dal perfezionamento dell’offerta, con riguardo a operazioni di offerta e collocamento presso il pubblico indistinto.
L’operazione, che mira all’integrazione di Banca Generali nella divisione wealth management di Mediobanca, imprime una «forte accelerazione» alla trasformazione del gruppo Mediobanca e realizza l’obiettivo del piano One Brand – One Culture di «affermare definitivamente il gruppo come wealth manager, distintivo per posizionamento, brand, capacità di attrarre talenti professionali e remunerare gli azionisti». La combinazione crea un leader di mercato, secondo in Italia per totali attivi e rete distributiva, «con la maggiore capacità di crescita organica nella fascia alta del mercato del risparmio gestito italiano».
Fabio Sgroi
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