venerdì 17 Ottobre 2025

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OBBLIGO POLIZZE CATASTROFALI PER LE IMPRESE: LE PROPOSTE DELLO SNA NON SONO POCHE

Una di queste riguarda la necessità di fissare termini di scadenza ravvicinati (1° giugno 2025) rispetto a quelli previsti nel disegno di legge che, secondo il Sindacato nazionale agenti, appaiono «piuttosto incongruenti con lo spirito e l’urgenza della legge istitutiva dell’obbligo».

«La legge sull’obbligatorietà di stipula della copertura contro le calamità naturali per le imprese, in sintesi, rappresenta una soluzione sostenibile ed efficace per affrontare le conseguenze delle calamità naturali, in modo più organizzato e resiliente». Il Sindacato nazionale agenti parte da questa premessa e, martedì scorso, in audizione presso la VIII Commissione (ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera dei deputati, ha avanzato le sue proposte, relativamente alla conversione in legge del decreto-legge 31 marzo 2025, numero 39, recante misure urgenti in materia di assicurazione dei rischi catastrofali.

Innanzitutto, ha sottolineato Claudio Demozzi (nella foto durante l’audizione), presidente dello Sna, «sarebbe necessario un ulteriore sforzo definitorio che, con il supporto di Sna, Ania e delle principali associazioni dei periti assicurativi, potrebbe eliminare le difficoltà interpretative che ancora sussistono nell’individuazione precisa degli eventi sicuramente coperti e di quelli sicuramente esclusi. La pubblicazione della sezione Faq da parte dell’Ania, adeguatamente completata attraverso la pubblicazione di linee guida interpretative scaturite da un tavolo di confronto tra Sna, Ania e le principali associazioni dei periti assicurativi, potrà soddisfare questa esiogenza».

Sulla garanzia che gli indennizzi, in caso di danni provocati da eventi naturali, siano «rapidi e certi». Per Demozzi «sarà importante che l’offerta vada verso la previsione di precisi termini di tempo riguardanti l’esecuzione delle operazioni peritali di valutazione e stima dei danni, nonché per il pagamento dei relativi indennizzi».

A tal proposito lo Sna ha proposto la costituzione «di un osservatorio permanente, composto da un rappresentante di Sna, uno di Ania e uno per ciascuna delle principali rappresentanze delle imprese soggette all’obbligo assicurativo, avente lo scopo di monitorare costantemente la corrispondenza delle condizioni delle polizze presenti sul mercato con le prescrizioni di legge e di valutare le eventuali migliorie apportate dalle singole compagnie, con particolare riguardo ai termini di perizia e pagamento dei danni».

Sempre per quanto riguarda l’offerta, «sarebbe auspicabile si orientasse verso il riconoscimento di specifici sconti sul costo della copertura assicurativa alle aziende che adottimo misure di prevenzione e protezione volte alla riduzione del rischio e al contenimento del danno potenziale, secondo una casistica preventivamente concordata tra Sna, Ania e le principali rappresentanze delle imprese soggette all’obbligo assicurativo».

E per garantire una distribuzione equa dei costi di ricostruzione, «il prezzo (premio) delle coperture contro le catastrofi naturali non dovrebbe presentare eccessi di variazione tra le aziende soggette all’obbligo assicurativo, indipendentemente dalla zona geografica nella quale hanno sede le rispettive attività produttive». Per questo lo Sna propone l’istituzione di un «apposito osservatorio, con il coinvolgimento di Sna, Ania e delle principali rappresentanze delle aziende soggette all’obbligo assicurativo».

Secondo lo Sna, l’attuale impianto normativo «può rientrare nella prescrizione dell’Ivass, senza ulteriori interventi normativi che finirebbero con il ritardare ulteriormente l’entrata in vigore di un obbligo assicurativo che, soprattutto nel nostro Paese, non è più procrastinabile».

Perplessità, inoltre, sono state manifestate riguardo la previsione di un preventivatore pubblico on line gestito dall’Ivass relativamente alle coperture cat nat.

Per lo Sna, infine, è «opportuna e necessaria la tempestiva attuazione dell’obbligo assicurativo attraverso la fissazione di termini di scadenza ravvicinati rispetto a quelli previsti nel disegno di legge, che appaiono piuttosto incongruenti con lo spirito e l’urgenza della legge istitutiva dell’obbligo». Lo Sna ha proposto che il differimento temporale degli obblighi assicurativi «sia fissato, per tutte le aziende, al 1° giugno 2025, quale termine perentorio non più procrastinabile».

Fabio Sgroi

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