Il presidente dell’Ania: «Dobbiamo intensificare la nostra azione per ridurre il gap e rafforzare la protezione autonoma delle famiglie e delle imprese».
«Si tratta di un risultato positivo che va nella direzione auspicata di avvicinare il nostro Paese, in termini di protezione assicurativa, alle altre economie più avanzate in Europa». Giovanni Liverani, presidente dell’Ania, ha commentato così i dati provvisori relativi ai premi lordi contabilizzati nel 2024 per il portafoglio diretto italiano dei rami danni e vita riferiti alle imprese assicurative, che hanno evidenziato un incremento della raccolta del 16,2% rispetto all’anno precedente.
L’Italia, ha ricordato Liverani, «è già tra i leader in varie dimensioni socioeconomiche, ma in termini di protezione e previdenza privata è decisamente sotto assicurata rispetto ai nostri peers europei e, quindi, potenzialmente più fragile».
Di fronte al fatto che in Italia l’incidenza dei premi sul Pil nel settore delle assicurazioni danni (escluso il settore auto) si attesta a meno della metà rispetto agli altri principali paesi europei, Liverani ha affermato che «dobbiamo intensificare la nostra azione per ridurre questo gap e rafforzare la protezione autonoma delle famiglie e delle imprese. A fronte della positiva dinamica dei premi osservata», ha concluso il presidente dell’Ania, «stimiamo che nel 2024 il settore assicurativo abbia fornito prestazioni verso i propri assicurati e sostenuto spese di gestione assicurativa del comparto danni per quasi 40 miliardi, gestendo oltre 18 milioni di sinistri; nel settore vita, a fronte di oltre 37 milioni di polizze attive, ha gestito soluzioni di risparmio previdenziale e di investimento per oltre 860 miliardi, come detto, ancora su livelli inferiori rispetto ad altre economie». (fs)
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