lunedì 27 Ottobre 2025

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TERZO TRIMESTRE 2024: I PREMI DANNI SFIORANO I 34 MILIARDI DI EURO

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si registra un incremento dell’8,2%.

Al termine del terzo trimestre 2024 i premi lordi totali (imprese italiane e rappresentanze di imprese Ue ed extra Ue) del portafoglio diretto italiano nel settore danni hanno raggiunto i 33,8 miliardi di euro, in aumento dell’8,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Sono dati dell’Ania (tabella in basso, cliccaci sopra per ingrandire), che ha rimarcato, in particolare, lo sviluppo del settore non auto che ha registrato una variazione positiva del 6,3% e l’incremento dell’11% dei premi del settore auto per effetto soprattutto dell’aumento  dei premi del ramo Rc auto (+9%) e dei corpi veicoli terrestri (garanzie incendio/furto, kasko dei veicoli) che hanno segnato un +17%.

Alla crescita complessiva del comparto non auto hanno contribuito tutti i principali rami assicurativi: il ramo Rc generale, con un volume premi di 3,8 miliardi di euro, è cresciuto del 2,1%; il ramo malattia (circa 3,3 miliardi di euro) del 12,1%; il ramo Altri danni ai beni (3,2 miliardi di euro) del 5,7%; il ramo infortuni (2,9 miliardi di euro) del 2,8%; il ramo incendio (2,5 miliardi di euro) del 13%.

Anche se con un peso contenuto sul totale del business danni non auto, si evidenzia la crescita dei rami corpi veicoli aerei (+16,8%), Rc aeromobili (+13,8%) e corpi veicoli marittimi (+6,6%). Confermata anche la crescita dei rami perdite pecuniarie, tutela legale e assistenza. In contrazione, invece, i premi dei rami credito (-8%) e corpi veicoli ferroviari (-21,7%).

Le sole rappresentanze di imprese con sede legale nei paesi europei nei primi nove mesi del 2024 hanno contabilizzato premi per 5,1 miliardi di euro, in aumento del 10,9% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2023. Il peso percentuale dei premi contabilizzati dalle rappresentanze di imprese europee rispetto al totale è stato del 15,2%.

In particolare, nel settore auto il peso è stato del 10,6%, mentre negli altri rami danni di circa il 19%. Per alcuni rami, questa quota è stata superiore al 40%: merci trasportate (43,4%), Rc aeromobili (50,7%) e credito, per il quale l’incidenza di queste imprese è arrivata a superare l’86%. È rimasta ridotta e inferiore al 10% nei rami corpi veicoli ferroviari dove è assente, nel malattia (6,1%) e nell’incendio (9,8%). La raccolta del settore auto è risultata in aumento del 32,8%.

Sono cresciuti sia i premi della Rc auto (+32,2%), sia quelli del ramo corpi veicoli terrestri che si sono incrementati del 34,5%. I premi del comparto non auto sono aumentati del 3,9%. In particolare, il ramo Rc generale, la cui raccolta da parte di imprese rappresentanze costituisce circa un terzo del totale (circa 1,1 miliardi di euro), ha registrato alla fine del mese di settembre 2024 un aumento dell’1,2%. Tra i rami più rappresentativi che contabilizzano oltre 350 milioni di euro si è registrato l’aumento dei rami infortuni (395 milioni di euro, +1,4%) e Altri danni ai beni (410 milioni di euro, +8,5%).

Fabio Sgroi

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