La raccolta relativa alle polizze che offrono copertura dai rischi climatici è aumentata del 16% rispetto al 2021 (in valore assoluto, 2,1 miliardi di euro, + 284,6 milioni di euro).
Alla fine del 2022, i premi lordi per le coperture assicurative dei rischi catastrofali naturali (inclusi i rischi climatici e quelli sismici) sono risultati pari al 6,6% dei premi danni del mercato (6% nel 2021). L’86% dei premi per rischi catastrofali ha riguardato eventi climatici.
La raccolta premi delle polizze che offrono copertura dai rischi climatici è aumentata del 16% rispetto al 2021 (in valore assoluto, 2,1 miliardi di euro, + 284,6 milioni di euro). Sono cresciuti anche gli oneri per sinistri (oltre il 10% rispetto al 2021), con una forte incidenza degli indennizzi per danni da grandine. Gli oneri per i sinistri e le spese di gestione sono risultati superiori al 120% della relativa raccolta premi (131% del 2021). Questi dati sono stati riportati nel Rapporto 2024, a cura dell’Ivass, sui Rischi da catastrofi naturali e di sostenibilità.
Il rapporto ha evidenziato che le grandi compagnie che detengono la principale quota di coperture dei rischi catastrofali “prevedono l’incremento delle tariffe e delle quote di danno che resteranno a carico degli assicurati”. Nello stesso tempo indicano che “l’adozione da parte della clientela di misure di adattamento climatico avrà maggiore peso nella definizione delle caratteristiche e del peso delle coperture offerte”. La quasi totalità della raccolta premi per rischi catastrofali proviene dalle polizze “incendio e altri danni ai beni” e “altre assicurazioni auto” (non Rc auto). (fs)
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