mercoledì 22 Ottobre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

LA SINTESI DELLA RELAZIONE DELL’IVASS SULL’ATTIVITA’ NEL 2014. IL PRESIDENTE ROSSI: «IL SISTEMA ASSICURATIVO STA BENE E LA CRISI E’ DEFINITIVAMENTE SUPERATA»

Ancora una volta nessun riferimento agli intermediari assicurativi, ma una disamina di varie tematiche di carattere sociale, come per esempio le tariffe Rc auto. E sulla Rc medica dice: «Le compagnie nazionali scappano, fenomeno preoccupante».

 

Salvatore RossiSalvatore Rossi (nella foto) presidente dell’Ivass, ha presentato questa mattina la relazione sull’attività svolta dall’istituto nel 2014. Come accaduto in passato non c’è stato alcun riferimento all’attività degli intermediari assicurativi. Rossi, affiancato da alcuni membri del direttorio integrato, Riccardo Cesari e Alberto Corinti, dal segretario generale Corrado Baldinelli, e con in prima fila il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha affrontato diverse tematiche, partendo dalla situazione finanziaria italiana rispetto all’Europa, passando da Solvency 2, dal binomio assicurazione – previdenza ed entrando più dettagliatamente sullo stato di salute del sistema assicurativo italiano.

CRISI SUPERATA – «La crisi che aveva colpito le compagnie assicurative nel biennio 2010 – 2011 è definitivamente superata», ha detto il presidente dell’Ivass. «Nella raccolta premi, le compagnie assicurative italiane hanno ottenuto lo scorso anno un risultato decisamente migliore di quello medio europeo: quasi 150 miliardi di euro, il 20% in più rispetto al 2013», ha affermato Rossi commentando lo stato attuale del sistema assicurativo italiano. Un aumento che però riguarda il comparto vita: «Le polizze per danni, in particolare quelle per Rc auto, restano su una linea di tendenza discendente». Per il 2015, i segnali che arrivano dai dati del primo quadrimestre del settore vita indicano «stazionarietà per le polizze tradizionali, ma un raddoppio delle polizze di tipo unit linked rispetto al 2014».

E nei rami danni non auto? «La cronica sottoassicurazione degli italiani non accenna a mutare. Nel 2014 sono stati pagati premi pari solo all’1% del Pil, molto meno della metà che in Francia e in Germania. Osserviamo fenomeni preoccupanti, come il ritrarsi degli assicuratori nazionali dal segmento della Rc sanitaria (medical malpractice), associato a un maggior ricorso o all’autoassicurazione o a prodotti offerti da operatori che hanno la veste giuridica di compagnie di altri paesi dell’Unione europea, ma sono in realtà diretti dall’Italia e talora poco affidabili».

COMPAGNIE IN SALUTE – Negli ultimi tre anni sono tornati i profitti per le compagnie italiane, dell’ordine di 5-6 miliardi l’anno. «Contribuiscono al buon risultato tutti i rami d’attività», ha detto Rossi, «con il Roe complessivo per l’industria assicurativa italiana che è salito al 9,3% (8,2% nel 2013), allineandosi a quello medio europeo».

Buone notizie anche per quanto concerne l’indice di solvibilità medio delle aziende italiane. «Secondo le vigenti regole di Solvency 1 era alla fine dello scorso anno quasi il doppio del minimo». Ma come si prospetta secondo le regole di Solvency 2? «È presto per dirlo, dato che siamo ancora in mezzo al guado nella preparazione degli strumenti di calcolo. Tuttavia, dalle prime segnalazioni di vigilanza coerenti con Solvency 2, riferite al 31 dicembre 2014, sono emerse indicazioni complessivamente tranquillizzanti: i fondi propri ammissibili si commisurano, per l’intero sistema, a più di due volte il requisito regolamentare; le imprese che secondo questi dati necessiterebbero di aumenti di capitale rappresentano il 3% del mercato in termini di raccolta premi», ha precisato Rossi.

Presentazione attività Ivass 2014 - 23 giugno 2015SETTORE RC AUTO – «I dati di mercato mostrano progressi considerevoli in termini di calo delle tariffe Rc auto, dopo i primi segnali positivi già emersi nel 2013. Poco mancherebbe a una vera e propria svolta», ha detto il presidente dell’Ivass, che ha ricordato come, da un indagine dello stesso istituto di vigilanza, il prezzo effettivo medio delle polizze Rc auto nel 2014 si sia ridotto di quasi l’8%, proseguendo in una tendenza discendente iniziata l’anno prima.

I prezzi scendono perché diminuiscono incidenti e costo dei risarcimenti. «Il rapporto fra sinistri e veicoli circolanti è sceso ancora, al 6%, anche per effetto del protrarsi della recessione; era al 7,4% nel 2011. Il costo medio dei risarcimenti nel 2014 è diminuito dell’1,5%. Notevolissimo il ridimensionarsi del fenomeno delle microlesioni: -17% lo scorso anno; si sono ridotte a un terzo di quel che erano nel 2011», ha ricordato Rossi.

Si sono fatti progressi anche sul terreno della concorrenza e della diversificazione dei prodotti offerti. «La concentrazione del mercato si è ridotta del 15% rispetto al 2013 ed è aumentata la mobilità dei clienti fra una compagnia e l’altra, esercitando una pressione forte al ribasso dei prezzi: un assicurato su sei ha cambiato compagnia lo scorso anno, spuntando una riduzione di prezzo pari in media al 22% rispetto al contratto precedente, mentre chi è rimasto fedele alla sua compagnia ha beneficiato, sì, di una riduzione di prezzo, ma solo del 5%. Circa un contratto su dieci include ora o una clausola di “risarcimento in forma specifica” (in caso di sinistro senza colpa l’assicurato si fa riparare il veicolo da un’officina indicata dalla compagnia) o una che prevede l’installazione sul veicolo della “scatola nera” (quel dispositivo che registra i dati essenziali sull’uso del veicolo)», ha affermato Rossi.

APPUNTAMENTO AL 2 LUGLIO – Il presidente dell’Ivass proprio all’inizio della sua relazione ha chiarito un aspetto: «Non toccherò i rapporti fra compagnie, intermediari e clientela né la tutela pubblica di quest’ultima, perché intendo dedicare a quei temi, in ragione della loro rilevanza, il contributo che sono stato invitato a portare all’assemblea dell’Ania il prossimo 2 luglio». Settimana prossima ne sapremo di più.

Per leggere la relazione integrale del presidente dell’Ivass CLICCA QUI

Fabio Sgroi

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