mercoledì 17 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

SOLDANO: «FAVORIRE IL PERCORSO DONNA – AGENTE DI ASSICURAZIONE? BISOGNA PUNTARE SULLE NUOVE GENERAZIONI E SULLE UNIVERSITA’»

L’amministratore delegato di Axa Italia è intervenuta recentemente a un evento organizzato dall’Unione Agenti Axa esprimendo la sua opinione su temi come inclusion, empowerment femminile e pari opportunità.  

Chiara Soldano, ceo di Axa Italia, interviene all’evento Uaa for women 

Inclusion, empowerment femminile, pari opportunità. Sono temi su cui è impegnata Axa a livello globale. Ma l’impegno, non solo del gruppo francese, non basta. Bisogna fare di più. Perché, ha sottolineato Chiara Soldano, ceo di Axa Italia, «il rischio di non riuscire a colmare la parità di genere nel mondo del lavoro è sociale ed economico. Le donne sono pagate in media il 20% in meno degli uomini, una su cinque lascia il mercato del lavoro dopo la maternità, solo il 33% delle imprese è di proprietà di donne, il 42% di queste non ha un conto bancario personale. Tutto questo è allarmante e quindi è importante che si agisca per un cambiamento netto che prima di tutto deve essere culturale».

Intervenuta nel corso dell’evento Uaa for women organizzato qualche settimana fa dall’Unione Agenti Axa a Milano, Soldano ha parlato di rischio sociale ed economico facendo presente che «se riuscissimo a raggiungere la parità di genere entro il 2050 il Pil italiano potrebbe crescere del 12%».

Cosa fare? Su quali ambiti agire? Il lavoro, ma anche l’equilibrio casa-lavoro. Soldano ha rimarcato quanto sia «importante e fondamentale», per le giovani donne, le competenze, la preparazione, la qualità, tutti fattori che devono essere tenuti in considerazione, «ma anche l’apertura alle nuove materie, penso per esempio al digital e al green…».

Le disposizioni normative hanno contribuito ad accrescere la parità di genere. Soldano ha ricordato la legge che prevede la ripartizione equa (uomini donne) all’interno dei consigli di amministrazione delle società. «Nonostante questo, solo il 2% di donne rivestono il ruolo di amministratore delegato. Personalmente sono molto orgogliosa del ruolo che ricopro, ma non voglio essere una mosca bianca…».

Chiara Soldano

Axa, come riportato in precedenza, si è data da fare per   assicurare pari opportunità nel lavoro. «Dal punto di vista dell’equilibrio casa-lavoro», ha ricordato Soldano, «abbiamo posto un’attenzione particolare verso le donne che diventano mamme: politiche genitoriali, smart working, welfare aziendale. Abbiamo ampliato le iniziative in questa direzione. Il ceo di Axa Thomas Buberl aveva fissato come target da raggiungere nel 2023, a livello di gruppo, la completa parità di genere come leadership team. L’obiettivo è stato raggiunto, ma non possiamo frmarci qua. Proprio con riferimento all’accrescimento delle competenze stiamo agendo su tanti fronti,  master, Axa Research Fund, la community di business angel che investono in start up al femminile. Stiamo puntando sulle nuove generazioni, dove riscontriamo una maggiore consapevolezza e noi dobbiamo essere degli esempi per loro, sviluppando qualsiasi percorso che permetta alla donna di decidere quello che vuole fare della sua vita».

Poi il capitolo donne – agenti di assicurazione. La ricerca dell’Unione agenti Axa non evidenzia dati positivi. Anzi. Axa ha fra i suoi obiettivi quello di far crescere una rete agenziale più al femminile? Ha in mente qualche strumento per favorire ciò? «In realtà il vero problema è trovare agenti di assicurazione in generale…», ha risposto Soldano. «In Axa stiamo studiando dei percorsi per favorire le nuove generazioni. La formazione va nella direzione di assicurare una presenza di entrambe le figure maschile e femminile. Secondo me non basta. Dovremmo avvicinarci al mondo dell’università, far capire ai giovani che cosa è il lavoro dell’assicuratore, cosa vuol dire fare l’agente, bisogna favorire la conoscenza del mondo delle assicurazioni in generale.  Credo che ci sia proprio una difficoltà di comprensione di che che cosa sia questo lavoro; su questo ci dobbiamo impegnare, puntando sul fatto che le nuove generazioni nuove sono più coraggiose…».

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA