La leva principale della nuova cassa è la contribuzione obbligatoria al 3% delle provvigioni dell’agenzia, rispetto all’1% indicato nella convenzione del 1953.
Il percorso è ancora lungo, ma un primo passo, importante, è stato compiuto: l’avvio, a gennaio scorso, di una cassa di previdenza “unica” delle compagnie del gruppo Unipol, che ha fatto seguito alla sigla del Patto 3.0 tra Aua (Agenti UnipolSai Associati) e la mandante.
La nuova cassa è presieduta temporaneamente (lo statuto prevede che le elezioni del nuovo comitato amministratore debbano tenersi entro il 30 giugno 2025) da Fabiana Bonavita (in rappresentanza degli agenti): l’attuale comitato amministratore è completato dal vice presidente Antonio Vaccarino (in rappresentanza della compagnia) e dai consiglieri Antonio Angelini, Stefano Botticelli, Mario Chiecchio, Stefano Gaglia, Giacomo Lotrecchio, Mauro Martini, Massimo Masola di Trentola e Fabrizio Rasimelli.
La nuova cassa va ad affiancarsi alle 11 casse di previdenza esistenti in Unipol: ora l’obiettivo è di far convergere sull’unica cassa tutte le altre.
La leva principale della nuova cassa è la contribuzione obbligatoria al 3% delle provvigioni dell’agenzia, rispetto all’1% indicato nella convenzione del 1953; agli agenti già iscritti prima della costituzione della cassa unica è stata data la possibilità di scegliere o meno di aderire al 3% ed eventualmente di mantenere la contribuzione della cassa di provenienza. (fs)
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