È la proposta che ufficialmente è partita da Matteo Comi, vice presidente della rappresentanza agenziale, in occasione di un recente evento tenutosi a Milano e dedicato alle donne.
Un accordo integrativo moderno, che vada nella direzione di garantire, tra le altre cose, anche la parità di genere. È questa la sfida che l’Unione Agenti Axa (Uaa) ha lanciato alla mandante, nell’ambito della discussione che porterà al rinnovo dell’accordo integrativo che risale al 2012.
«L’accordo integrativo», ha affermato Matteo Comi, vice presidente vicario di Uaa, in occasione dell’evento “Uaa for women” che si è tenuto recentemente a Milano, «rappresenta quella cornice contrattuale che resta sopra al mandato e che contiene tutta una serie di tutele a vantaggio degli agenti. Il nostro risale al 2012. In questi mesi abbiamo lavorato tanto su come gestire l’evoluzione di questo accordo. Abbiamo introdotto tante novità, ma non abbiamo pensato alle tematiche che riguardano la parità di genere, la donna. A livello di inquadramento giuridico della materia non c’è nulla…».
Comi ha quindi lanciato la sfida, rivolgendosi alla compagnia e in particolare a Salvatore Cavallaro, chied distribution & sales officer di Axa Italia, presente all’evento che il gruppo agenti ha voluto dedicare alle donne.
«Se vogliamo generare un cambiamento ed essere onesti rispetto a quello che è emerso nel corso di questo evento», ha osservato Comi, «prendiamoci l’impegno di provare a riscrivere un accordo integrativo a tutela degli agenti e che vada a introdurre delle novità che toccano gli argomenti di cui abbiamo parlato e che fino a oggi non sono mai stati trattati».
Fabio Sgroi
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