Il presidente dell’Ivass: «Abbiamo intensificato il dialogo con i gestori della rete internet, chiedendo loro di verificare ex ante la regolarità degli intermediari e negare l’accesso ai canali on line a tutti gli pseudo-intermediari assicurativi privi di autorizzazione e assenti dal registro ufficiale».
«La lotta alla piaga dei falsi siti assicurativi? È proseguita, con armi ora un pò più affilate». Luigi Federico Signorini, presidente dell’Ivass, ha parlato anche di questo nel corso delle sue considerazioni sull’attività dell’istituto di vigilanza nel 2023, rese note qualche settimana fa nell’incontro annuale con la comunità assicurativa.
«Dal novembre dell’anno scorso l’Ivass è in grado di ordinare direttamente l’oscuramento dei siti abusivi», ha ricordato. «Ne abbiamo chiusi finora 119 (dato aggiornato al 24 giugno scorso, ndr); altri 96 si sono messi spontaneamente off line, a seguito delle nostre richieste di chiarimenti, senza attendere la fine dell’istruttoria. Anche prima dell’avvio degli oscuramenti segnalavamo al pubblico la presenza di siti fake tramite comunicati stampa: nel 2023 si è trattato di ben 205 casi, di cui quasi il 90% poi neutralizzato. Tutti i siti irregolari sono stati segnalati alle autorità competenti. Abbiamo intensificato il dialogo con i gestori della rete internet, chiedendo loro di verificare ex ante la regolarità degli intermediari e negare l’accesso ai canali on line a tutti gli pseudo-intermediari assicurativi privi di autorizzazione e assenti dal registro ufficiale». (fs)
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