L’istituto di vigilanza, inoltre, si aspetta che il posizionamento del prodotto sulla scala sia effettuato tenendo conto delle sue caratteristiche e della comprensibilità per il cliente.

Individuare una scala sufficientemente graduata di complessità sulla quale posizionare i prodotti Ibips (prodotti di investimento assicurativo) e fare in modo che il posizionamento del prodotto sulla scala sia effettuato tenendo conto delle sue caratteristiche e della comprensibilità per il cliente. È quello che devono fare le imprese secondo le aspettative dell’Ivass in ambito Pog (Product oversight and governance).
L’istituto di vigilanza, in particolare, si attende che l’impresa «individui e formalizzi» una propria nozione di complessità del prodotto Ibip, tenendo conto che questo concetto «attiene ad aspetti legati non solo alla comprensibilità per il cliente, ma anche alla struttura e al funzionamento del prodotto, alle sue caratteristiche, agli attivi sottostanti, al legame tra gli attivi e il valore delle prestazioni».
Inoltre, l’Ivass si attende che la scala di complessità «sia sufficientemente graduata (ad esempio minima / bassa / media / alta) e non si traduca in una semplice formulazione binaria di prodotto complesso / non complesso adottata ai sensi dell’articolo 16 del Regolamento Delegato (UE) 2017/2359 per l’individuazione dei prodotti per i quali la regolamentazione Ivass prevede o meno necessaria la consulenza obbligatoria (ex articolo 68-duodecies del Regolamento Ivass n. 40/2018)». (fs)
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