Dopo l’ultimo incontro fra le parti, il sindacato dei lavoratori lamenta la posizione di «totale chiusura» da parte del Sindacato nazionale agenti. E lo invita «a mettere al centro il benessere dei lavoratori».  

Fesica Confsal, dopo l’incontro di qualche giorno fa con il Sindacato nazionale agenti per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale  di lavoro dei dipendenti delle agenzie in gestione libera, ha diramato una nota nella giornata di oggi attraverso la quale ha rimarcato, fra l’altro, il fatto di essersi seduta al tavolo della contrattazione «con le intenzioni di trovare un accordo», mentre «lo stesso non può dirsi per la parte datoriale Sna». È quanto sottolineato dalla delegazione trattante del sindacato dei lavoratori formata da Francesco Di Matteo, Bruno Mariani e Rita Ferraro.

«Le nostre indicazioni», si legge nella nota, «sono state presentate tenendo conto della difficoltà di bilancio delle agenzie, ma anche rappresentando la difficoltà dei dipendenti super oberati la cui retribuzione è ferma da sei anni e per i quali è necessario un giusto rinnovo». La risposta dello Sna, però, «è stata di totale chiusura, nemmeno accogliendo le proposte per il welfare e ulteriori flessibilità nel contratto. Tra le altre cose, il quarto livello dell’attuale Ccnl», continua la nota di Fesica Confsal, «ha una paga base molto sotto i 1.000 euro, ovvero al di sotto di quella normativamente definita “soglia di povertà”».

Fesica Confsal ha invitato lo Sna a tornare al tavolo «con un atteggiamento propositivo mettendo al centro il benessere dei lavoratori, risorsa senza il quale il futuro delle agenzie non esisterebbe».

Fabio Sgroi

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