Nel 2012 erano state 25. L’anno scorso solo 11. La categoria di intermediari più controllata è stata quella dei broker.
Con l’obiettivo di verificare le condotte di mercato e il rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, l’attività 2013 dell’Ivass è stata svolta non solo tramite approfondimenti cartolari, ma anche attraverso ispezioni direttamente sul posto. Ispezioni che hanno riguardato non solo le compagnie, ma anche gli intermediari assicurativi.
In particolare, gli accertamenti in loco condotti dall’istituto di vigilanza sono stati effettuati nei confronti di 11 soggetti iscritti nel Rui (come si evince dalla tabella): 2 iscritti in sezione A), 5 in B), 3 in D) e un collaboratore iscritto in E). Va sottolineato che nel 2012 gli intermediari assicurativi coinvolti erano stati 25 (12 agenti, 6 broker, una banca, 3 collaboratori di sezione E, 2 soggetti collegati a società di intermediazione assicurativa e una società non più iscritta al Rui al momento dell’ispezione).
Tornando all’attività ispettiva riferita al 2013, si segnalano in particolare tre interventi presso broker (due dei quali svolti con l’ausilio della Guardia di Finanza) che hanno collocato prodotti di imprese con sede legale in paesi dell’Est Europa nella cui condotta sono ravvisabili violazioni delle disposizioni sull’intermediazione assicurativa per quanto riguarda l’utilizzo del conto separato per operazioni estranee all’attività assicurativa e carenze nell’informativa precontrattuale in ordine ai poteri d’incasso dei premi.
Più in generale, le più frequenti tipologie di violazioni ( esclusione degli iscritti in D) emerse dagli accertamenti ispettivi hanno riguardato: la mancata conservazione della documentazione comprovante il rispetto degli obblighi di adeguatezza dei contratti offerti; il versamento dei premi su conti correnti privi dei requisiti della separatezza; l’omesso adempimento degli obblighi di comunicazione all’istituto in tema di collaborazioni.
Fabio Sgroi
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