sabato 11 Ottobre 2025

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TEMI SPINOSI AL CENTRO DEL GIRO D’ITALIA ORGANIZZATO DAL GRUPPO AGENTI HELVETIA

La rappresentanza agenziale presieduta da Pierguido Durini ha incontrato gli iscritti nell’arco di tre giorni per fare il punto della situazione, in un periodo nel quale «la rete è in difficoltà». Ecco perché…

Pierguido Durini

Un giro d’Italia per fare il punto e per dibattere, fra l’altro, sul momento delicato che sta attraversando la rete agenziale, non in linea con gli interventi commerciali messi a terra dalla compagnia. L’iniziativa è stata varata dal Gruppo agenti Helvetia (Gah), i cui vertici hanno incontrato nell’arco di tre giorni (17, 18 e 19 giugno scorsi) gli iscritti ad Alessandria, Milano, Padova, Imola, Perugia e Roma. Ma quali sono gli argomenti che non stanno facendo dormire sonni tranquilli agli agenti?

«Già nel corso del 2023, ma poi soprattutto dopo le catastrofi climatiche dell’estate dello stesso anno, la direzione tecnica e quella commerciale di Helvetia in Italia hanno proceduto a una revisione di una serie di prodotti dal punto di vista tariffario e di composizione garanzie», dice a Tuttointermediari.it Pierguido Durini, presidente del Gruppo agenti Helvetia. «Questa revisione è avvenuta  secondo metodologie non approvate dal Gah poiché si è basata sull’introduzione di aumenti tariffari contestuali all’incremento di franchigie e scoperti, anche nei settori non colpiti dagli eventi in precedenza menzionati. Questo nella Rc auto, nella Cvt e in generale su alcuni  prodotti rami elementari».

Si tratta di interventi che, sottolinea Durini, «mirano a recuperare redditività secondo tempistiche a nostro parere troppo brevi. In particolare abbiamo evidenziato il potenziale impatto di questi provvedimenti sul lavoro della rete agenziale e le inevitabili reazioni dei clienti. Abbiamo previsto che questi provvedimenti avrebbero portato un risultato che non poteva che essere negativo in materia di numero clienti, nuove polizze, ma quel che è peggio nel mantenimento del portafoglio. E dunque la nostra paura è che oltre a creare tensione nei rapporti con la rete degli agenti che si trova in evidente difficoltà, si arrivi a ottenere risultati che potrebbero dare addirittura un  decremento anche nella raccolta premi e nella retention».

Durini tiene a precisare che «abbiamo sempre pensato e condiviso con la compagnia che non è aumentando i premi o peggiorando tutte le garanzie che si possono ottenere  risultati tecnici e finanziari migliori…al contrario pensiamo che così come è giusto intervenire sulle garanzie che hanno dato problemi in materia di sinistri adeguandone costi e componenti tecniche a difesa del rapporto S/P, così si dovrebbe procedere avviando operazioni di natura diversa per intensificare le attività di raccolta premi nelle garanzie profittevoli e nell’assunzione nuovi clienti».

Inevitabile, quindi, fare il punto con gli iscritti. «La rete è in difficoltà e questa difficoltà mi ha portato a organizzare quest’ultimo giro d’Italia proprio per raccogliere dai colleghi ulteriori opinioni e problematiche e dare loro una esaustiva informazione sulla enorme mole di lavoro svolta dal direttivo del Gah». Agli incontri, ha fatto sapere il presidente, ha partecipato oltre il 70% degli iscritti al Gah, «un dato inaspettato, visto il periodo…».

I vertici del gruppo agenti hanno anche comunicato ai soci “che nonostante sia un periodo difficile nella condivisione di opinioni in  merito al da farsi, l’attività di comunicazione fra il direttivo e la compagnia comunque prosegue ininterrotta e costante”.

«I risultati del periodo non ci soddisfano», dice Durini, «ma la possibilità di continuare a colloquiare con la direzione della compagnia è argomento da non sottovalutare. Il confronto fra direttivo e rete porterà a un documento che presenteremo alla mandante; l’obiettivo è  di convincere la compagnia (che ha da poco nominato una nuova chief commercial officer, ndr) a intervenire al più presto nella calibratura degli interventi messi in atto e per fare ciò attenderemo i dati della semestrale di giugno oramai in chiusura…strumento questo fondamentale per dare forza alle nostre richieste».

Fabio Sgroi

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