venerdì 26 Settembre 2025

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CRESCE LA RACCOLTA PREMI DANNI NEL PRIMO TRIMESTRE 2024: +8,4%

Il trend positivo è legato sia allo sviluppo del settore non auto (+6,8%), sia al ramo auto (+11,1%).  

Al termine del primo trimestre 2024 i premi lordi totali (imprese italiane e rappresentanze di imprese Ue ed extra Ue) del portafoglio diretto italiano nel settore danni sono stati pari a 11,9 miliardi di euro, in aumento dell’8,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. I dati sono dell’Ania, secondo cui l’incremento è ascrivibile sia allo sviluppo del settore non auto, che ha registrato una variazione positiva del 6,8%, sia del settore auto (+11,1%) per effetto dell’aumento  dei premi del ramo corpi veicoli terrestri (garanzie incendio/furto, kasko dei veicoli), che hanno segnato un +15,3% e di quello dei premi del ramo Rc auto, che hanno registrato un incremento che ha sfiorato il 10%.

Per quanto riguarda gli altri rami danni, la crescita complessiva rispetto al primo trimestre 2023 (come si evince dalla tabella sotto, cliccaci sopra per ingrandire) è stata del 6,8% (era +13,8% alla fine di marzo 2023). Hanno contribuito a questo aumento tutti i rami assicurativi più rappresentativi in termini di premi: il ramo infortuni con un volume premi di 1,1 miliardi di euro (+2,4%), il ramo Rc generale (1,5 miliardi di euro, +2,8%), Altri danni ai beni (1 miliardo di euro, +5,6%), incendio (0,8 miliardi di euro, +10,4%) e malattia (1,4 miliardi di euro, +12,3%). Anche se con un peso contenuto sul totale del business danni non auto, l’Ania ha evidenziato la crescita dei rami Rc veicoli marittimi (+49,7%), corpi veicoli aerei (+36,7%), corpi veicoli marittimi (+30,4%) ed Rc aeromobili (+18,1%). È confermata anche a fine marzo 2024 la crescita dei rami perdite pecuniarie, tutela legale e assistenza.

Le sole rappresentanze di imprese con sede legale nei paesi europei nei primi tre mesi del 2024 hanno contabilizzato premi per 1,9 miliardi di euro, in aumento dell’11,9% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2023. Il peso percentuale dei premi contabilizzati dalle rappresentanze di imprese europee rispetto al totale è stato del 16,3%.

In particolare, nel settore auto il peso è stato del 10%, mentre negli altri rami danni del 20,4%. Per alcuni rami, questa quota è stata superiore al 40%: merci trasportate (48,3%), Rc aeromobili (51,8%) e credito, per il quale l’incidenza di queste imprese è arrivata a sfiorare il 90%. È rimasta ridotta e inferiore al 10% nei rami corpi veicoli ferroviari dove è assente, nel malattia (6,6%), nella Rc auto (9,8%), nel ramo incendio (10,4%) e nei corpi veicoli terrestri (10,6%). La raccolta del settore auto è risultata in aumento del 38,9% (era +30% a fine 2023).

Sono cresciuti sia i premi della Rc auto (+41,6%), sia quelli del ramo corpi veicoli terrestri che si sono incrementati del 32,4%. I premi del comparto non auto sono aumentati di circa il 5%.

In particolare, il ramo Rc generale e il ramo credito, la cui raccolta costituisce circa la metà dei premi totali delle imprese rappresentanze, sono rimasti pressoché stabili rispetto a marzo 2023 (rispettivamente, -0,6% e +0,7%). Tra i rami più rappresentativi che contabilizzano oltre 150 milioni si è registrato l’aumento del ramo infortuni (+3,1%) e del ramo Altri danni ai beni (+1,5%).

Fabio Sgroi

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