L’iniziativa, dedicata ai soci assicurati della compagnia, è realizzata in collaborazione con Neryus, azienda attiva nella vendita di ricambi usati.
Un nuovo servizio dedicato ai soci assicurati Itas per la riparazione “sostenibile” dell’auto. L’obiettivo? La riduzione dei costi di liquidazione dei sinistri auto, fare utili dalla vendita dei ricambi usati e abbattere le emissioni di Co2 (-75.000 kg Co2 stimati entro il 31 dicembre 2024) grazie al riciclo dei componenti.
L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione con Neryus, di cui la compagnia trentina ha una partecipazione, azienda attiva nella vendita di ricambi usati.
Lo sviluppo della collaborazione, realizzata con l’assistenza societaria – contrattuale di Giacomo Monti e Antonio Bragaglia dello Studio Bragaglia – Dottori Commercialisti – di Bologna, è volto a garantire e valorizzare la gestione degli Elv (Endof-Life Vehicles), grazie allo smontaggio, riciclo e riutilizzo di componenti auto usate e garantite.
Attraverso Neryus, il socio assicurato Itas si vedrà valorizzare il suo veicolo incidentato non riparabile, attraverso un processo supportato da controlli sia per quanto riguarda le offerte d’acquisto, sia per l’utilizzo e il reimpiego dei componenti del veicolo stesso. Il socio assicurato Itas potrà inoltre beneficiare di condizioni agevolate per l’acquisto di ricambi usati.
La collaborazione con Neryus, ha spiegato Itas in una nota, spinge nella direzione dello sviluppo delle politiche di sostenibilità ambientale, attraverso la pratica del riuso e promuovendo la nuova vita dei pezzi di ricambio. (fs)
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