venerdì 19 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

SWISS RE: «IL CLIMATE CHANGE FA DANNI PER 200 MILIARDI DI DOLLARI L’ANNO»

Il riassicuratore elvetico: «Tra il 2013 e il 2022 l’Italia ha subito danni per 37 miliardi di dollari, di cui solo 5 erano assicurati e questo ha voluto dire una assenza di protezione pari all’87% dei casi».  

«Inondazioni, cicloni tropicali, temporali e tempeste causano già oggi nel mondo 200 miliardi di dollari di perdite ogni anno, ma questa cifra è destinata a salire». È quanto emerge da un rapporto del riassicuratore Swiss Re che ha elaborato le conclusioni del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc), stilando una classifica di 36 Paesi individuando quelli definiti «più vulnerabili». Le Filippine sono in cima alla classifica, con danni che ogni anno pesano per il 3% del Pil (in totale 12 miliardi di dollari nel 2022), mentre gli Stati Uniti sono secondi in relazione al Pil (con una perdita annua dello 0,4%), ma primi in termini assoluti (con 97 miliardi di dollari di danni).

«Per questi fenomeni metereologici legati al cambiamento climatico», si legge in una nota di Swiss Re, tra il 2013 e il 2022 l’Italia ha subito danni per 37 miliardi di dollari, di cui solo 5 erano assicurati e questo ha voluto dire una assenza di protezione pari all’87% dei casi. Nella classifica delle perdite in relazione al Pil è 17esima, con una perdita stimata pari allo 0,11% (2,3 miliardi di dollari). Nel 2023, in particolare, l’Italia è stato il Paese europeo «più colpito da temporali e tempeste, come dimostrano l’alluvione dell’Emilia Romagna e la grandine del nord Italia, con perdite assicurate oltre i 3 miliardi di dollari, le più alte mai registrate nella Penisola».

Nel dettaglio, il rapporto del riassicuratore svizzero prevede che il rischio di alluvioni «si intensifichi a livello globale». Negli Stati Uniti e in Asia orientale e sudorientale l’evento con un maggiore impatto economico saranno invece i cicloni tropicali. In generale, «i Paesi con notevoli lacune nella protezione assicurativa e in cui l’adozione di misure di mitigazione delle perdite e di adattamento è in ritardo rispetto al tasso di crescita economica, sono i più esposti al rischio finanziario dell’intensificazione dei rischi. Secondo il rapporto, le economie asiatiche in rapida crescita come Thailandia, Cina, India e Filippine sono le più vulnerabili». (fs)

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