venerdì 19 Settembre 2025

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COMPAGNIE: NEL 2023 RECLAMI IN AUMENTO DEL 10,9%

Mentre le imprese italiane hanno registrato numeri in incremento (+14,5%), quelle estere hanno registrato un calo (-3,9%).  

 

Nel 2023 le imprese di assicurazione operanti in Italia (imprese italiane e rappresentanze extra Unione Europea autorizzate dall’Ivass, imprese con sede legale in un Paese dell’Unione Europea operanti in regime di stabilimento/libera prestazione dei servizi) hanno ricevuto dai consumatori 107.564 reclami, con un incremento del 10,9% rispetto all’anno precedente. È quanto comunicato dall’Ivass.

La suddivisione, per comparto, è stata questa: 48.700 reclami (45,3% del totale) hanno riguardato il ramo Rc auto, 42.698 (39,7% del totale) i rami danni diversi dalla Rc auto e 16.166 (15% del totale) i rami vita.

Per quanto riguarda le imprese italiane, l’incremento del numero dei reclami è dovuto soprattutto al comparto Rc auto (+19,3% complessivamente).

Il numero dei reclami ricevuti dalle compagnie italiane è aumentato rispetto al 2022 (89.438, +14,5%), mentre è diminuito quello dei reclami verso le imprese estere (18.126, -3,9%), come si evince dalla tabella in alto  (cliccaci sopra per ingrandire).

A livello di comparto, sono cresciuti i reclami Rc auto e Altri rami danni (rispettivamente +17,6% e +10,5%), mentre è risultato in calo il comparto vita (-4,4%) per effetto del sensibile decremento dei reclami ricevuti dalle imprese estere.

I dati relativi alle imprese estere sono stati caratterizzati da una crescita di 8 punti percentuali nel peso del settore Rc auto, passato dal 49% al 57% (+11,4%); si è ridotta, nel contempo, l’incidenza del comparto vita (dal 17% al 12%) e degli altri rami danni (dal 34% a 31%).

Per quanto riguarda l’esito dei reclami, le imprese italiane ed estere hanno evaso complessivamente il 92,9% dei reclami trattabili; il restante 7,1% risultava in fase istruttoria a fine 2023. Dei reclami evasi è stato accolto il 32,8% del totale (31,9% nel 2022; 30,9% nel 2021), il 59,3% è stato respinto (58,1 nel 2022; 59,1% nel 2021), il residuo 7,9% è stato chiuso con una transazione (10% nel 2022).

Il tempo medio di risposta ai reclamanti da parte delle imprese è stato di 22 giorni e continua a mantenersi al di sotto del limite di 45 giorni previsto dalle normative.

Fabio Sgroi

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