lunedì 13 Ottobre 2025

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GRUPPO AGENTI GENERALI ITALIA: CIRASOLA SI DIMETTE “DA PRESIDENTE SOSPESO, MA NON DECADUTO”

Lo storico leader della rappresentanza agenziale ha comunicato a giunta e consiglio direttivo la decisione di uscire di scena: «È un atto di responsabilità», ha sottolineato. E ha precisato: «Non mi ricandiderò più».  

Vincenzo Cirasola

Attualmente non può svolgere le funzioni di presidente del Gruppo agenti Generali Italia (Ga-Gi) per una sentenza emessa dal Tribunale di Treviso. Ma, in teoria, Vincenzo Cirasola potrebbe ritornare nuovamente in sella quando la rappresentanza agenziale andrà di nuovo alle urne (secondo le modalità previste dallo statuto). Non succederà.

Lo storico leader del Ga-Gi, nella giornata di ieri, ha ufficializzato al consiglio direttivo e alla giunta, attraverso una lettera, la scelta di fare un passo indietro, di uscire di scena e di dimettersi dalla carica di “presidente sospeso, ma non decaduto”, ha precisato. Cirasola ha inviato una lettera anche ai circa 1.250 iscritti, sottolineando che questa decisione «rappresenta un atto di responsabilità nei confronti degli associati e dello stesso Ga-Gi, punto di riferimento dell’intero mercato assicurativo italiano».

Il gesto di Cirasola, si legge in un comunicato diramato oggi dal Ga-Gi, “non è la conseguenza del venir meno del suo consenso personale, ampiamente ribadito nell’ultimo congresso di Monopoli del 2022 dove è stato riconfermato alla guida del Ga-Gi con 433 voti”, cioè come lo stesso Cirasola ha rimarcato nella sua lettera, «circa il 50% in più del secondo classificato e il 60% in più del terzo candidato».

Piuttosto “è stato l’ultimo atto di un contenzioso legale avviato da 5 consiglieri tra cui i due auto-candidati presidenti, risultati sconfitti in seno al congresso, i quali, in merito a una controversia sull’interpretazione dello statuto associativo che avrebbe impedito a Vincenzo Cirasola, a loro dire, di essere confermato per un nuovo mandato alla guida dell’associazione, invece di rivolgersi all’organo di giustizia interna ossia il collegio dei probiviri, hanno voluto citare in Tribunale il Ga-Gi”.

La questione, recita sempre il comunicato del Ga-Gi, “si è trascinata in questi due anni con alterne ordinanze di sospensione del presidente Cirasola a favore e contro e la magistratura deve ancora pronunciarsi nel merito della disputa. Tutto ciò ha alimentato una situazione di criticità diventata oramai insostenibile e che sta facendo sprecare energie al Ga-Gi rischiando di comprometterne la reputazione e la forza negoziale che l’associazione ha saputo conquistare nell’ultimo ventennio”.

Cirasola ha precisato che “continuerà a essere a disposizione del Ga-Gi, ma senza accettare alcun incarico nella prossima giunta esecutiva”.

«Lascio la presidenza dopo 22 anni», si legge nella lettera, «ma con la coscienza a posto, perché penso di aver cercato sempre di fare il bene di questa associazione. Mi auguro che tutto ciò che è stato fatto gli agenti associati possano continuare a beneficiarne. Le sfide che attendono il settore non sono semplici, per questo mi auguro che ognuno di noi si prodighi affinché sia eletta una rappresentanza forte che rispecchi la vera volontà della maggioranza degli associati per fare in modo che il Ga-Gi continui a essere il gruppo lungimirante e antesignano del mercato. Un modello di riferimento per tutti i gruppi agenti come lo è stato finora».

Cirasola è stato eletto per la prima volta alla guida del Gruppo agenti Generali Italia nel 2002 all’età di 46 anni quando ai vertici di Assicurazioni Generali c’erano il presidente Gianfranco Gutty e l’amministratore delegato Fabio Cerchiai.

Fabio Sgroi

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