martedì 14 Ottobre 2025

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IL GAAT CHIEDE A GENERALI ITALIA DI RIVEDERE LE MODALITA’ DELLA CAMPAGNA DI RIFORMA DELLE POLIZZE DANNI

Il Gruppo agenti di assicurazione Toro contro l’inoltro delle «disdette ai clienti, azione che, configurando una vera e propria dismissione massiva di portafoglio, intacca i principi dell’Accordo nazionale agenti, oltre a determinare rischi reputazionali per gli agenti e non solo».

 

Rivedere le modalità della campagna di riforma delle polizze danni, «soprattutto evitando di inoltrare disdette ai clienti, azione che, configurando una vera e propria dismissione massiva di portafoglio, intacca i principi dell’Accordo nazionale agenti, oltre a determinare rischi reputazionali per gli agenti e non solo». È quello che chiede il Gruppo agenti di assicurazione Toro (Gaat) alla propria mandante Generali Italia.

La rappresentanza agenziale presieduta da Roberto Salvi ha voluto mettere nero su bianco nel corso del consiglio nazionale del Gaat che si è riunito a Roma lunedì e martedì scorsi (nella foto).

Il tutto trae spunto dalla campagna di riforma delle polizze danni attuata da Generali Italia, necessaria, ha fatto sapere la compagnia, «per rendere coerenti tassi, garanzie, limiti di indennizzo, scoperti e franchigie alle necessità determinate dai cambiamenti climatici e dal conseguente aumento degli eventi eccezionali».

Il Gaat, nella delibera elaborata dal consiglio nazionale, ha innanzitutto considerato che l’analisi che ha costituito l’inizio di questa attività «era stata declinata, mirando alla “messa in sicurezza del portafoglio” e alla conservazione della relazione con i clienti» e che Tommaso Ceccon, chief property & casualty officer di Generali Italia, «ha dimostrato, come sua consuetudine, apertura al dialogo e confronto».

Il Gaat ha quindi preso atto che «le proposte iperboliche di aumento dei premi di polizza abbinate a condizioni normative molto severe, unite all’inoltro delle disdette in caso di mancata accettazione della proposta di riforma determinano stupore nei clienti, ripulsa nei confronti della compagnia, conseguente importante perdita di immagine, ricerca di partners alternativi e e perdite di portafoglio, tutto questo mentre la stessa compagnia annuncia ed evidenzia utili record precisando essere trainati principalmente dai rami danni uniti al miglioramento della combined ratio di 1,4 punti percentuali rispetto al 2022».

Il gruppo agenti, inoltre, ha rimarcato che «la concorrenza, pure attuando analoghe misure, agisce in maniera meno impattante». Da qui la richiesta di «rivedere le modalità di questa azione».

Fabio Sgroi

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