La capogruppo in Italia di Axa ha registrato un risultato netto di 62 milioni di euro. Premi a 2,72 miliardi di euro. Peggiora il combined ratio.
Axa Assicurazioni, capogruppo in Italia di Axa, ha chiuso il 2023 con una raccolta premi di 2,72 miliardi di euro (2,45 miliardi di euro a fine 2022), con un risultato dell’attività di sottoscrizione di -53 milioni di euro (-67 milioni di euro nel precedente esercizio).
Il risultato netto è tornato positivo a 62 milioni di euro (-66 milioni di euro a fine 2022). Il patrimonio netto ha raggiunto i 701 milioni di euro (724 milioni di euro a fine 2022). Il ratio di solvibilità si è attestato al 198% (210% nel 2022).
DANNI – Axa Assicurazioni ha chiuso la gestione tecnica dell’esercizio con un saldo dell’attività di sottoscrizione nei danni pari a -65 milioni di euro, in contrazione rispetto all’esercizio precedente (37 milioni di euro). I premi lordi contabilizzati sono risultati pari a 2,12 miliardi di euro (1,85 miliardi nel 2022). I premi di lavoro diretto sono risultati pari a 2,10 miliardi di euro (1,84 miliardi di euro a fine 2022), di cui 1,08 miliardi di euro nel segmento auto e 1,02 miliardi di euro in quello non auto.
Il rapporto sinistri/premi è peggiorato passando dal 68,4% all’88,3% al 31 dicembre 2023, a causa dell’impatto degli eventi naturali attribuibili in via prevalente alle alluvioni e grandinate eccezionali che hanno colpito Emilia Romagna, Toscana e nei mesi estivi le regioni del nord Italia.
Gli oneri per sinistri sono ammontati a 1,76 miliardi di euro, registrando un aumento di 588 milioni di euro del costo dei sinistri rispetto all’esercizio precedente. Il combined ratio è risultato pari al 103,3%, in peggioramento (5,4 punti percentuali) rispetto all’esercizio precedente.
VITA – La gestione vita ha evidenziato un risultato del conto tecnico positivo per 13 milioni di euro, contro un saldo tecnico negativo per 105 milioni di euro relativi all’esercizio precedente. I premi lordi contabilizzati sono risultati pari a 602 milioni di euro (603 milioni di euro a fine 2022). L’onere per liquidazioni è ammontato a 894 milioni di euro, principalmente trainato da una crescita dei riscatti. (fs)
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