sabato 27 Settembre 2025

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COMPETENZA SUL SETTORE ASSICURATIVO: LA CHIEDE L’ANIA AI FUTURI POLITICI CHE GUIDERANNO L’EUROPA

Per l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici la conoscenza del settore fra i legislatori europei “uscenti” «non è adeguata». E serve «assicurare un “approccio comune” alle varie politiche europee che incidano sul settore, per garantire la necessaria coerenza alla luce delle finalità complessive che si intendono perseguire».

 

La sede dell’Ania a Roma

Non solo semplificazione e razionalizzazione. Fra le aree di intervento relativamente alle proposte presentate dall’Ania a quelli che saranno i nuovi rappresentanti politici che guideranno l’Europa nella legislazione europea 2024 – 2029 (le elezioni sono in programma tra il 6 e il 9 giugno 2024) c’è anche la ricerca di una maggiore competenza sul settore assicurativo.

«In quest’ultima legislatura», ha sottolineato l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, «abbiamo rilevato le difficoltà delle istituzioni europee ad affrontare temi assicurativi, con una moltiplicazione di Direzioni Generali della Commissione europea, di Commissioni parlamentari e di agenzie europee coinvolte e l’assenza di una visione di insieme».

L’Ania è entrata più nello specifico, facendo rilevare che non solo «non vi è nessuna valutazione d’impatto combinata della legislazione relativa alle assicurazioni (ad esempio, i vari atti legislativi impongono di fornire ai consumatori ben 339 informazioni nella fase precontrattuale per gli Ibip», ma ci sono anche «incoerenze (ad esempio, il piano della Commissione per la lotta contro il cancro invita gli assicuratori a utilizzare dati aggiornati che riflettano le cure mediche, ma parallelamente la stessa Commissione ha proposto di vietare agli assicuratori l’accesso a dati anonimizzati nell’ambito della sua iniziativa sullo Spazio europeo dei dati sanitari)». L’associazione riscontra anche «una duplicazione dell’informativa prevista da diversi provvedimenti legislativi europei».

Inoltre, continua l’Ania, «constatiamo una conoscenza non adeguata del nostro settore. I legislatori non sono esperti di assicurazioni e, nonostante gli sforzi compiuti talvolta per coinvolgere l’unità assicurazioni della DG FISMA (Direzione generale della stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dell’unione dei mercati dei capitali, ndr), non hanno prodotto gli effetti auspicati».

Per questa ragione, «riteniamo importante che, fra le attribuzioni del commissario competente per i servizi finanziari, vi sia quella della responsabilità primaria sull’attività legislativa e regolatoria riguardante il settore assicurativo, nonché di assicurare un “approccio comune” alle varie politiche europee che incidano sul settore, per garantire la necessaria coerenza alla luce delle finalità complessive che si intendono perseguire».

La richiesta dell’Ania, a proposito di questo punto, è la creazione «anche una struttura orizzontale che colleghi le unità competenti delle diverse Direzioni generali della Commissione europea, con l’obiettivo di coordinare le azioni su tutte le questioni che riguardano il settore assicurativo». (fs)

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