Il gruppo è fiducioso per il futuro. Il direttore vita Michelangelo Avello: «La compagnia vita deve essere orientata innanzitutto su quello che è un prodotto di contenuto assicurativo per la clientela. Continueremo a offrire protezione, previdenza e svilupperemo il welfare».
Di fronte a un mercato vita in difficoltà, il gruppo Helvetia Italia non ha modificato la propria strategia, ma ha ritenuto opportuno, a un certo punto, procedere a un aumento di capitale per continuare a navigare in acque tranquille. Che anno è stato, quest’ultimo, per il gruppo elvetico? Ne ha parlato il direttore vita Michelangelo Avello, in occasione della recente convention dedicata alla rete agenziale.
«Helvetia aveva una strategia di prodotto che, anche di fronte a questa fase “difficile” del settore vita, ha mantenuto ferma», ha sottolineato Avello. «La conseguenza di questo è stata perdere volumi, ma ciò l’avevamo messo in conto». In ogni caso il gruppo elvetico è intervenuto in particolare in tema di patrimonializzazione. Lo scorso anno, vista la crescita sia dei riscatti, sia dei tassi di interesse, ha ricordato Avello, «il gruppo ha prontamente, nel giro di un mese, fatto una iniezione di capitale in prestito subordinato, ricevendo da casa madre il mandato per negoziare con Ivass il trattato di riassicurazione. L’effetto di tutto questo è stato che siamo passati da un Solvency Ratio del 142% al 30 giugno 2022 a 277% al 30 giugno 2023. Vuol dire una eccedenza di mezzi patrimoniali di oltre 150 milioni di euro», ha precisato Avello. «Si tratta di un aspetto che va rappresentato anche ai clienti di Helvetia, testimonianza di un’azienda solida con alle spalle un gruppo solido».
Per il futuro, Helvetia proseguirà nella sua strategia. «Siamo fiduciosi», ha affermato Avello. «La compagnia vita deve essere orientata innanzitutto su quello che è un prodotto di contenuto assicurativo per la clientela. Continueremo a offrire protezione, previdenza e svilupperemo il welfare».
Fabio Sgroi
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