mercoledì 22 Ottobre 2025

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CAMBIAMENTI CLIMATICI E IMPATTI SUL MERCATO ASSICURATIVO (E SULLA MANDANTE): LA POSIZIONE DELL’UNIONE AGENTI AXA

La mozione elaborata nel corso dell’ultima assemblea della rappresentanza agenziale contiene una parte “corposa” su questo argomento.
 

L’impatto che i cambiamenti climatici hanno prodotto sull’industria assicurativa e riassicurativa. Si è parlato anche di questo all’ultima assemblea dell’Unione Agenti Axa, che si è tenuta a Baveno qualche settimana fa (nella foto sopra). Anzi, l’argomento è stato inserito anche nella mozione finale.

La numerosità «straordinaria ed imprevedibile di sinistri», si legge nel documento, hanno evidenziato «limiti e criticità dell’attuale modello liquidativo e peritale in presenza di eventi eccezionali», ha sottolineato Uaa.

L’assemblea, quindi, ha dato mandato ai vertici della rappresentanza agenziale (che ha confermato Alessandro Lazzaro presidente) di «elaborare e strutturare insieme alla mandante un piano per affrontare efficacemente eventuali casi analoghi sulla base dell’esperienza maturata».

Sempre nella mozione è stato riportato come «la direzione tecnica di Axa» abbia «manifestato l’intendimento di intervenire attraverso un piano di riforma dell’intero portafoglio property. Laddove ciò fosse confermato, la giunta è invitata a valutare la proposta con estrema cautela, tenendo conto che: lo sforzo amministrativo e commerciale di un piano di riforme così massivo non è sostenibile dalle agenzie se non adeguatamente calibrato in funzione della capacity organizzativa di ciascuna di esse;  coesistono iniziative di riforma già presenti negli attuali processi di compagnia e che rischierebbero di sovrapporsi con il piano di cui sopra; è necessario ricercare un equilibrio tra le legittime istanze di sviluppo del business e la necessità di focalizzare le risorse agenziale verso la riforma del portafoglio; gli attuali processi di emissione e le relative logiche di delega assuntiva sono incompatibili con la fluidità richiesta da un così dirompente piano di riforma come quello sopra descritto; occorre adottare un sistema costante di monitoraggio del comportamento del mercato; l’eccezionalità dello sforzo ed il conseguente appesantimento di costi agenziali deve trovare una soddisfacente compensazione economica da parte dell’impresa; l’impatto della iniziativa in parola, che dipende anche e soprattutto dalla risposta del cliente, dovrà essere valutato anche in relazione alla ridefinizione dei sistemi incentivanti al fine di contemperare le esigenze della nuova focalizzazione, alla ridefinizione dell’eventuale rivalsa nonché rivalutazione delle indennità di fine mandato in caso di perdita di portafoglio conseguente al piano di riforma, alla contrazione della redditività dell’agenzia in relazione ad una riduzione dei ricavi per effetto di perdite portafogliari».

Per l’Unione Agenti Axa, il confronto con la mandante «deve necessariamente vertere sulla valutazione delle capacità organizzative agenziali e direzionali, sulla elaborazione di soluzioni creative in punto di semplificazione del processo di riforma e sulla necessità di collocare l’intervento all’interno di un insieme di priorità che vedono già le agenzie fortemente impegnate per traguardare gli obiettivi di new business».

Fabio Sgroi

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