mercoledì 08 Ottobre 2025

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GOOGLE: A BREVE NUOVE REGOLE PER GLI INSERZIONISTI DI SERVIZI FINANZIARI. E’ LA FINE DEI SITI ASSICURATIVI TRUFFA?

Il motore di ricerca vara, dal 1° novembre prossimo, un nuovo programma di verifica, e rimarca la collaborazione con le istituzioni e con le autorità di regolamentazione (riferendosi, per esempio, all’Ivass), ritenuta «essenziale» affinché la pubblicità mostrata sia «sicura e affidabile».

Dal prossimo 1° novembre Google renderà operativo il nuovo programma di verifica per gli inserzionisti di servizi finanziari. Si tratta di una novità che, confida l’Ivass, può fornire «un efficace contributo alla lotta ai siti assicurativi irregolari».

L’obiettivo del motore di ricerca «è creare un nuovo livello di sicurezza contro le frodi, che migliorerà ulteriormente la protezione della rete contro le frodi finanziarie». Attraverso questo nuovo processo di verifica, chi vuole pubblicizzare servizi finanziari regolamentati attraverso i servizi pubblicitari di Google in Italia dovrà dimostrare di essere autorizzato dalle autorità locali competenti. Per poter iniziare la propria attività pubblicitaria, sarà necessario aver completato il programma di verifica degli inserzionisti di Google. In Italia il processo di pre-certificazione per gli inserzionisti di servizi finanziari attivi è iniziato alla fine di agosto e l’entrata in vigore di questa policy è prevista, appunto, per il 1° novembre.

Google ha rimarcato la collaborazione con le istituzioni e con le autorità di regolamentazione (riferendosi, per esempio, all’Ivass), ritenuta «essenziale» affinché la pubblicità mostrata sia «sicura e affidabile».

Per l’Ivass, la collaborazione con Google «è stata un’ulteriore iniziativa messa in pratica dall’authority per proteggere i consumatori». L’istituto di vigilanza ha anche fornito a Google, per supportare il motore di ricerca nei controlli, l’elenco dei siti regolari che di recente è stato pubblicato sul portale dell’authority e che verrà aggiornato con sistematicità.

«Quello dei siti irregolari è un problema molto serio», ha sottolineato l’Ivass. «Sono numerosi i consumatori che ne sono rimasti vittime». Dall’inizio anno, l’istituto di vigilanza ha segnalato in tutto 140 siti fake.

Fabio Sgroi

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