Tutto ha avuto origine da accertamenti ispettivi. Ecco l’iter che ha portato alla situazione attuale, spiegato dall’istituto di vigilanza.
Accertamenti ispettivi che hanno fatto emergere «gravi e diffuse carenze nel governo e nella gestione dei rischi finanziari e del capitale regolamentare». Da qui è nato il caso Eurovita spa. Un caso su cui l’Ivass, nell’ambito della sua azione di vigilanza prudenziale, ha posto una «particolare attenzione». Dopo aver verificato una situazione certamente deficitaria, a luglio 2022 l’Ivass ha adottato misure di vigilanza nei confronti della società e della capogruppo Eurovita Holding spa, chiedendo l’attuazione di «un rafforzamento patrimoniale entro il successivo mese di ottobre». In assenza del richiesto rafforzamento patrimoniale e in presenza di uno scenario macro-economico che è mutato, al quale la società è risultata «particolarmente esposta», a settembre scorso il requisito patrimoniale di solvibilità individuale e di gruppo «ha violato i minimi regolamentari». Ciò ha determinato l’obbligo per l’impresa di presentazione all’Ivass di un piano di risanamento «volto a ripristinare un adeguato livello di fondi propri entro sei mesi dall’inosservanza».
A fine gennaio scorso, a esito della relativa istruttoria, l’Ivass non ha approvato il piano di risanamento per «l’accertata assenza di concreti elementi per ristabilire l’osservanza del requisito patrimoniale di solvibilità». In assenza di prospettive di risanamento e in considerazione delle «gravi» violazioni delle disposizioni che regolano l’attività delle imprese di assicurazione, il 31 gennaio scorso l’Ivass ha adottato il provvedimento di nomina del commissario per la gestione provvisoria.
Con l’obiettivo di arginare il «rapido» incremento dei riscatti dei contratti collegati alle gestioni separate, «in grado di compromettere le prospettive di risanamento dell’impresa con conseguente grave pregiudizio per gli interessi degli aventi diritto alle prestazioni assicurative», il 6 febbraio scorso l’Ivass ha emanato il provvedimento di sospensione temporanea della facoltà di riscatto regolata dai contratti stipulati con Eurovita.
Con Decreto del 29 marzo 2023, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in considerazione «del permanere dei presupposti sottostanti l’adozione del provvedimento di nomina del commissario per la gestione provvisoria», ha disposto, su proposta dell’Ivass, lo scioglimento degli organi di amministrazione e controllo della società e della capogruppo per la durata di un anno.
A seguito di ciò, l’Ivass ha nominato gli organi della procedura di amministrazione straordinaria e ha contestualmente prorogato, fino al 30 giugno 2023, il provvedimento di sospensione della facoltà di riscatto. Il resto è storia recente. Il salvataggio a opera di istituzioni bancarie e assicurative e la proroga fino al 31 ottobre 2023 della sospensione temporanea della facoltà dei contraenti di esercitare i riscatti regolati dai contratti di assicurazione e di capitalizzazione sottoscritti con Eurovita.
Fabio Sgroi
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