sabato 06 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

IL NUMERO DEGLI AGENTI SANZIONATI RESTA ALTO

Nell’ultimo bollettino di novembre dell’Ivass, i provvedimenti sono otto, di cui sei riguardano comunicazioni all’authority fuori dai termini previsti.  

Le sanzioni inflitte dall’Ivass nei confronti di iscritti alla sezione A del Rui restano elevate (come numero) anche nell’ultimo bollettino, quello di novembre. Le multe, in particolare, sono 8, comunque in diminuzione rispetto ai bollettini di ottobre (18) e settembre (10).

Le sanzioni più alte in termini di importo sono tre (3.000 euro ciascuno). Questi i destinatari dei provvedimenti dell’istituto di vigilanza: Pasquale Walter Filianoti, agente di Reggio Calabria, Coraglia Valter e C. snc, società con sede legale in via Vittone a Bra (Cuneo) e SGA snc di Sergi G. & C., con sede legale in via Contura a Milazzo (Messina). Questi, invece, i motivi: nei primi due casi la mancata comunicazione all’Ivass, nei termini previsti, della cessazione di rapporti di collaborazione. Nel terzo caso la mancata comunicazione all’istituto di vigilanza, nei termini previsti, della nomina dei responsabili dell’attività di intermediazione.

L’Ivass ha poi sanzionato due agenti comminando una multa di 2.000 euro ciascuno. Si tratta di Marina Pedicone, intermediario di Pescara, per non aver rispettato le regole di diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti degli assicurati e l’obbligo di separazione patrimoniale, e della società Barbato Assicurazioni snc di Barbato F. & C., con sede legale a Camposano (Napoli), per mancato rispetto delle regole di diligenza, correttezza e trasparenza nei confronti degli assicurati in 2 occasioni.

Infine, l’Ivass ha inflitto un’ammenda di 1.000 euro ciascuno alle società Belfasti Cristian e Soci snc, con sede legale in via Manin a Sassuolo (Modena), N.R.A. Sicilia srl, con sede legale in via Maqueda a Palermo e De Filippis Assicurazioni srl, con sede legale in via Matteotti a Nocera Inferiore (Salerno).

Anche in questa circostanza è stata decisiva la mancata comunicazione all’Ivass, nei termini previsti, della cessazione di un rapporto di collaborazione (nel primo e nel terzo caso) e della nomina del responsabile dell’attività di intermediazione. (fs)

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