domenica 21 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

SWISS RE: SEMPRE PIU’ CARO IL CONTO DELLE CATASTROFI

Nei primi sei mesi del 2023 le perdite a livello mondiale hanno raggiunto i 120 miliardi di dollari, con un incremento del 46% rispetto alla media dell’ultimo decennio.  

La conta dei danni a seguito delle catastrofi naturali cresce ancora. Con 120 miliardi di dollari di perdite a livello mondiale, di cui solo 50 assicurate, il primo semestre del 2023 ha registrato il secondo record negativo di sempre dopo il 2011. È quanto ha evidenziato il riassicuratore svizzero Swiss Re.

Si conferma una crescita annua media dei danni per calamità naturali tra il 5% e il 7%, tanto che il primo semestre 2023 è risultato più caro del 46% rispetto alla media degli ultimi 10 anni. Per Swiss Re l’incremento è dovuto «al riscaldamento climatico, ma anche alla rapida urbanizzazione e al maggior valore dei beni assicurati».

A livello globale, ha fatto notare Swiss Re, «le tempeste di forte intensità sono responsabili di circa il 70% delle perdite assicurate, pari a 35 miliardi di dollari». Si tratta di una cifra quasi doppia rispetto alla media degli ultimi 10 anni (18,4 miliardi di dollari). Il terremoto che ha colpito Siria e Turchia rimane il singolo evento «più devastante, oltre che in termini di vite umane, anche a livello finanziario». Secondo Swiss Re le perdite “assicurate” arrivano a toccare i 5,3 miliardi di dollari, in netto aumento rispetto ai 3,4 ipotizzati in precedenza dalla Banca Mondiale.

L’alluvione dell’Emilia Romagna è stato l’evento meteorologico «più costoso dal 1970 a oggi nel nostro Paese: 10 miliardi di dollari di danni, di cui solo 0,6 erano assicurati. Un “gap assicurativo” del 94% che andrebbe almeno in parte colmato per aiutare famiglie e imprese a rafforzare la propria resilienza contro le catastrofi naturali», ha evidenziato il riassicuratore svizzero.

Fabio Sgroi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IN COPERTINA