Il broker ha presentato, nelle scorse settimane, la prima edizione dell’Osservatorio Aon Rischi in Sanità – Healthcare Claims Trends.
Analizzare le richieste di risarcimento danni pervenute presso strutture sanitarie pubbliche (43%) e private (57%) clienti del broker Aon, nell’ambito della Rc terzi / operatore relativamente al rischio clinico, rischio lavoratore, rischio struttura e ai danni accidentali. È l’obiettivo con cui è stata lanciata la prima edizione dell’Osservatorio Aon Rischi in Sanità – Healthcare Claims Trends, che si è basata sull’esperienza pluriennale maturata dal gruppo a supporto delle aziende sanitarie pubbliche e private.
Aon ha costruito negli anni un database nazionale che raccoglie quasi 50.000 sinistri gestiti direttamente, a partire dai quali è stato identificato un campione di circa 28.000 sinistri relativi al decennio 2012-2021, che permette un’analisi approfondita dei trend del settore.
Nei 10 anni esaminati, il costo totale dei sinistri ha raggiunto 1,4 miliardi di euro, di cui il 32% relativo ai sinistri liquidati e il 68% a quelli riservati.
I sinistri pagati rappresentano il 31% dei sinistri chiusi e il restante 69% è dato da sinistri senza seguito, un dato in crescita.
I reparti ospedalieri che hanno registrato il numero maggiore di sinistri sono stati quelli di ortopedia e traumatologia (circa il 13% del totale), seguiti dal pronto soccorso (9,5%) e da ostetricia e ginecologia (6,8%). In merito alla tipologia di eventi che hanno generato i maggiori sinistri, i numeri più alti sono stati riscontrati per errori chirurgici (circa il 27% del totale), errori diagnostici (circa il 18%) e cadute (quasi il 9%). (fs)
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