Il presidente dell’istituto di vigilanza: «Abbiamo riavviato il confronto con le autorità competenti, in primo luogo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy; ne abbiamo tratto conferma di attenzione e disponibilità».
Luigi Federico Signorini, presidente dell’Ivass, nelle sue considerazioni relative all’attività dell’istituto di vigilanza nel 2022 è tornato a parlare «della necessità di fare un altro passo avanti nel processo di integrazione» dello stesso istituto «con la Banca d’Italia».
La strada da seguire, secondo il presidente dell’authority, è «una riforma dell’assetto istituzionale dell’Ivass che ne razionalizzi l’operatività e ne accresca ancora l’efficacia mediante una piena condivisione con la Banca delle funzioni di supporto, uno scambio sempre più stretto tra le rispettive funzioni istituzionali e una graduale integrazione del personale».
All’insediarsi del nuovo Governo, ha fatto sapere Signorini, «abbiamo riavviato il confronto con le autorità competenti, in primo luogo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy; ne abbiamo tratto conferma di attenzione e disponibilità». (fs)
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