I premi danni hanno registrato una crescita del 4,5%. Vita a -0,8%. In miglioramento l’indice di solvibilità.
 Il consiglio di amministrazione di Unipol Gruppo, riunitosi ieri sotto la presidenza di Carlo Cimbri, ha analizzato i risultati preliminari (consolidati e individuali) dell’esercizio 2022. I risultati definitivi saranno esaminati dall’organo amministrativo nella riunione prevista per il prossimo 23 marzo.
Il consiglio di amministrazione di Unipol Gruppo, riunitosi ieri sotto la presidenza di Carlo Cimbri, ha analizzato i risultati preliminari (consolidati e individuali) dell’esercizio 2022. I risultati definitivi saranno esaminati dall’organo amministrativo nella riunione prevista per il prossimo 23 marzo.
Il risultato netto consolidato si è attestato a 866 milioni di euro (+8,8% rispetto all’anno precedente). La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 13,64 miliardi di euro (+2,4%).
DANNI – La raccolta diretta danni, pari a 8,30 miliardi di euro, ha registrato una crescita del 4,5%. UnipolSai, in particolare, ha contribuito con premi per 6,89 miliardi di euro (+2,4%). Il risultato ante imposte del settore danni è stato pari a 846 milioni di euro (+3,1%); escludendo le componenti non ricorrenti, il risultato 2022, pari a 947 milioni di euro, è stato superiore ai 722 milioni di euro dell’esercizio 2021.
VITA – Nel settore vita, il gruppo Unipol ha realizzato una raccolta diretta pari a 5,34 miliardi di euro, in calo (-0,8%) rispetto al precedente esercizio. Il risultato ante imposte è stato pari a 273 milioni di euro (+28%).
IMMOBILIARE E HOLDING E ALTRE ATTIVITA’ – Il risultato ante imposte dei settori immobiliare e holding e altre attività è stato negativo per 10 milioni di euro, rispetto ai -83 milioni di euro dell’esercizio 2021.
GESTIONE FINANZIARIA E SITUAZIONE PATRIMONIALE – Il portafoglio degli investimenti finanziari assicurativi del gruppo ha ottenuto un rendimento pari al 3,1% degli asset investiti (invariato rispetto al 31 dicembre 2021). Il patrimonio netto consolidato ammontava a 7,66 miliardi di euro (9,72 miliardi di euro al 31 dicembre 2021), di cui 6,13 miliardi di euro di pertinenza del gruppo. L’indice di solvibilità è risultato superiore a 2 volte i minimi regolamentari, attestandosi al 201% (214% al 31 dicembre 2021).
Verrà proposta la distribuzione di un dividendo pari a 0,37 euro per ogni azione, rispetto ai 0,30 euro per azione del 2021 (+23%), per un ammontare complessivo pari a circa 265 milioni di euro, risultato superiore alle previsioni del piano strategico. (fs)
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