I dati forniti dall’Ivass mostrano anche un aumento (+23%) del costo medio dei sinistri rispetto al 2019.
Nel 2021 i premi del lavoro diretto italiano nel ramo Rc generale hanno raggiunto quota 3,46 miliardi di euro, in aumento del 5,8% rispetto all’anno precedente. I dati sono dell’Ivass.
Questo ramo contribuisce alla raccolta della gestione danni per il 10,2% e rappresenta il secondo ramo in termini di premi lordi contabilizzati, dopo l’Rc auto. Sempre nel corso del 2021 si sono riscontrati circa 292.000 sinistri con seguito, in calo del 5,8% sul 2016. La frequenza sinistri è stata pari all’1,4%, in lieve calo rispetto al 2016 (1,6%).
Il risarcimento medio dei sinistri accaduti nel 2021 e indennizzati nello stesso anno è stato pari a 2.116 euro, in aumento rispetto alle generazioni 2020 e 2016 rispettivamente del 4,1% e 8%. L’ammontare medio accantonato a riserva, pari a 10.620 euro, è risultato stabile rispetto al 2020, ma in aumento in confronto agli anni precedenti. Il riservato medio è aumentato del 27,3% rispetto al 2019.
La crescita del costo medio del riservato dal 2020 si è tradotta anche in un aumento del costo medio complessivo dei sinistri, pari a 6.918 euro (+23% rispetto al 2019). Nel 2021 la velocità di liquidazione per numero dei sinistri denunciati nello stesso anno è stata pari al 43,5%. In termini di importi pagati, lo stesso indicatore è ammontato al 13,3%.
L’expense ratio si è attestato al 32,6%: le provvigioni hanno rappresentato la principale voce di spesa e hanno inciso per il 22,5% in rapporto ai premi contabilizzati; le ulteriori componenti (spese di acquisizione e amministrazione) hanno inciso rispettivamente per il 4,8% e il 5,4%. Negli ultimi due anni il ramo Rc generale ha registrato un incremento dell’onere dei sinistri (+35,1% sul 2020 e + 65,6% sul 2019), con un loss ratio del 47,3% nel 2021.
Per effetto della maggiore spesa per sinistri, il combined ratio è stato pari al 79,9%, in aumento di undici punti percentuali rispetto al 2020, ma con un valore comparabile rispetto al 2016. L’aumento dell’onere per sinistri si è tradotto in una riduzione del saldo tecnico al lordo della riassicurazione (580 milioni di euro), in calo del 36,2% sul 2020.
L’andamento della gestione assicurativa ha inciso negativamente sul risultato del conto tecnico al lordo della riassicurazione (763 milioni di euro), che tiene conto dell’andamento della gestione finanziaria. Questo indicatore ha subito una flessione (-29,2%), ma più contenuta rispetto al saldo tecnico, per effetto del risultato positivo dalla gestione finanziaria (183 milioni). Il risultato del conto tecnico complessivo (788 milioni di euro), comprensivo del risultato della riassicurazione, ha segnato un calo del 7,4% rispetto all’anno precedente.
Il risultato del conto tecnico per polizza si è attestato a 37,6 euro, in diminuzione dell’8,1% rispetto al 2020. Nel 2019 l’indicatore ha raggiunto il valore massimo del periodo e ha superato i 60 euro, per effetto di un onere complessivo per sinistri significativamente inferiore alla media del periodo 2016 – 2021. Il premio medio pagato per singola unità di rischio è stato pari a 165 euro, a fronte di un premio puro di 96 euro e di spese unitarie di gestione di 54 euro. L’utile atteso per polizza era pari a 15 euro, in miglioramento rispetto all’anno precedente, ma ancora inferiore ai 20 euro del 2019.
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA