mercoledì 22 Ottobre 2025

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COLLABORAZIONE CON CONFCOMMERCIO: PARLANO LE SEZIONI PROVINCIALI SNA DEL CENTRO-SUD ITALIA

tuttointermediari.it pubblica la seconda parte dell’inchiesta che ha l’obiettivo di capire come e se funziona. E quali sono le problematiche. Nel centro – sud Italia la situazione non è tanto diversa da quello che avviene al nord, anche se in più di un caso la collaborazione è positiva.
   

confcommercio 2Nel Nord Italia la collaborazione fra il Sindacato nazionale agenti e la Confcommercio nella maggior parte dei casi non ha funzionato. Cosi hanno risposto le sezioni provinciali del sindacato che hanno rilasciato una opinione a tuttointermediari.it. È così anche nel Centro e nel Sud Italia? Ecco la seconda parte dell’inchiesta. tuttointermediari.it ha posto, in particolare, due domande: Quali risultati ha prodotto la collaborazione fra lo Sna provinciale e la Confcommercio locale? Ritiene che sia giusto proseguire con la collaborazione e perché?

LA PAROLA ALLE SEZIONI PROVINCIALI SNA DEL CENTRO-SUD ITALIA – «La collaborazione con Confcommercio non ha mai funzionato. Non ci hanno mai  interpellati, neppure per l’elezione alla Camera di Commercio locale. Le poche volte che ci siamo riuniti come Sna nella  loro saletta hanno preteso anche il pagamento  di  60 euro per due ore. La collaborazione la ritengo assolutamente inutile e forse dannosa». È l’opinione di Fabio Vagaggini,presidente provinciale Sna di Grosseto.

La sezione Sna di Pisa appoggia pienamente, «soprattuto a livello politico, l’operato del presidente  e dell’esecutivo nazionale Sna sulla questione. A livello locale», spiega il presidente Onelio Amenta, «abbiamo avuto un incontro istituzionale con due componenti dell’esecutivo provinciale e il direttore della sede Confcommercio di Pisa circa quattro-cinque anni fa. L’esito del colloquio non ha prodotto alcun risultato vista la scarsa  considerazione nei confronti della nostra categoria e  in particolare per quanto riguarda rapporti  futuri di partnership. È apparsa chiaramente la diversità di idee circa il nostro ingresso in Confcommercio. Da allora nessun altro contatto».

Così come si è risolto in un nulla di fatto il rapporto con la provinciale di Massa Carrara. «Non c’è stata alcuna collaborazione», evidenzia il presidente Antonio Bugliani. «Per contro non abbiamo notizia di un qualche interessamento affinché tale collaborazione potesse essere vivacizzata. Credo sia doveroso ripartire al 50% la responsabilità dei mancati risultati».

«In passato abbiamo avuto una collaborazione fattiva con la locale Confcommercio», spiega Sandro Becagli, presidente provinciale Sna di Pistoia, «che ha prodotto diverse iniziative interessanti, soprattutto nell’ambito della formazione. Nell’ultimo periodo la collaborazione è venuta un pò meno e attualmente (febbraio scorso, ndr) non ci sono iniziative in corso. Ciò non toglie che visti i trascorsi e i buoni rapporti avuti, sarebbe auspicabile potesse riprendere e continuare, anche se le recenti frizioni fra Confcommercio e Sna a livello nazionale rende improbabile una condivisione di progetti e obiettivi futuri».

staglianòA Siena, invece, la collaborazione funziona. E anche abbastanza bene. «Da sempre la sezione provinciale Sna di Siena ha intrattenuto ottimi rapporti con la locale associazione dei commercianti: i nostri iscritti sono tutti associati a Confcommercio, negli anni passati un nostro rappresentante ha fatto parte del consiglio dell’associazione, siamo sempre stati presenti alle loro varie iniziative e manifestazioni, l’ultima in ordine di tempo quella svoltasi lo scorso novembre sul tema Legalità, mi piace». È quanto sottolinea il presidente Franco Domenico Staglianò (foto a sinistra). «Confcommercio ci mette a disposizione gratuitamente le proprie aule per le riunioni o corsi di formazione e l’auditorium, oltre ad accogliere le nostre assemblee, ha ospitato anche iniziative comuni; mi piace ricordare un convegno sul caro Rc auto che ha avuto un ottimo riscontro sulla stampa locale. Dallo scorso mese di maggio la rivista mensile L’Insegna ci riserva una pagina dove cerchiamo di fare “cultura assicurativa” e promuovere l’immagine di Sna; attualmente siamo allo studio per poter reclutare nuovi iscritti al Sindacato che in automatico diventano soci di Confcommercio poiché la nostra quota provinciale comprende entrambe le iscrizioni. In accordo con la locale direzione di Confcommercio si è deciso di continuare la collaborazione perché convinti che la sinergia tra due importanti realtà come i rappresentanti dei commercianti e i rappresentanti degli intermediari in assicurazione non possa che far bene in un territorio tutto sommato piccolo come quello della provincia senese».

Dalla Toscana ci spostiamo nelle Marche. «Nel nostro caso la collaborazione non ha prodotto alcun risultato e non ritengo debba proseguire visti i recenti attacchi fatti allo Sna», taglia corto Maurizio Ragni, presidente provinciale Sna di Ancona. «La nostra provinciale non è interessata da collaborazioni con Confcommercio, quindi la presa di posizione di quest’ultima non ha avuto alcun impatto locale», sottolinea Pisana Liberati, presidente della sezione Sna di Fermo.

Stessa musica anche per due sezioni provinciali Sna del Lazio, Latina e Frosinone. «A livello locale non mi risulta ci sia stata alcuna collaborazione tra Sna e Confcommercio», dice Paolo Maria Magli, presidente provinciale Sna di Latina. «Anche nel nostro caso», aggiunge Ernesto Di Poce, presidente provinciale Sna di Frosinone, «la collaborazione non è mai stata attuata e non ne abbiamo mai visto l’utilità. Dovremmo invece cercare una collaborazione direttamente con le Camere di Commercio».

Spostiamoci in Puglia. «Nel nostro caso la collaborazione non ha prodotto nessun risultato, per debolezza della Confcommercio locale», afferma Michele Languino, presidente provinciale Sna Nord Barese, anche se precisa: «Proseguire la collaborazione? No, ma massima libertà di accordi a livello locale. Le due organizzazioni hanno obbiettivi differenti».

GAETA EmilioLa sezione Sna di Foggia, invece, si è adeguata alla linea dell’esecutivo nazionale Sna. «La collaborazione è nata nel 2000; da questa data il presidente provinciale Sna è parte del consiglio generale della Confcommercio di Foggia e come Sna utilizziamo la struttura e i servizi generali della Confcommercio», dice il presidente Emilio Gaeta (a destra). «Oggi dovremo necessariamente adeguarci alla decisione assunta dall’esecutivo nazionale Sna di interrompere la collaborazione istituzionale/politica.Condividiamo la giusta presa di posizione dell’esecutivo nazionale».

Francesco Pischetola, presidente provinciale Sna di Taranto ricorda: «Nel 1989 ho ritenuto opportuno iscrivere gli aderenti Sna alla Confcommercio in quanto la collaborazione con tale istituzione avrebbe prodotto un supporto commerciale reciproco inteso a una integrazione sociale e commerciale tra le parti sia pure con impostazioni  e perseguimenti autonomi.  Questi rapporti si sono intensificati fino alla mia cooptazione nella giunta esecutiva provinciale. La politica comune che si intende perseguire è quella di dare agli iscritti un supporto finalizzato alla sopravvivenza socio-economica delle attività commerciali artigianali e di servizi (nella quale categoria rientrano gli agenti) operanti in una città asfittica e  in un momento in cui la crisi economica coinvolge tutti».

PISANO RobertoIn Sardegna come è la situazione? «A livello locale non c’è mai stata una condivisione di attività di carattere politico tra la nostra sezione Sna e la Confcommercio», sottolinea Roberto Pisano (a sinistra), presidente provinciale Sna di Cagliari. «Anche la fruizione dei servizi resi dall’Ascom è stata occasionale. Quest’ultima ha sempre insistito affinché i nostri soci si iscrivessero anche alla loro organizzazione, ma solo pochi colleghi hanno risposto, peraltro malvolentieri, stante la sostanziale inutilità dell’adesione. Alcuni anni fa, la nostra provinciale provò inutilmente a forzare una illogica norma che favoriva costantemente le banche in occasione della nomina dei rappresentanti in seno agli organi locali della Confcommercio; purtroppo, la regola della nomina di un rappresentante congiunto per i settori bancario e assicurativo ha sempre consentito alle banche di prevalere sulle agenzie: facendo valere il numero dei dipendenti, in luogo di quello del numero di aziende attive sul territorio, le prime avevano ovviamente buon gioco. Tentammo allora di proporre all’Ascom una ipotesi di apparentamento, riservando a un nostro rappresentante uno dei numerosi posti riservati alla loro organizzazione, anche per dare un senso a una collaborazione che essi stessi sollecitavano e che volevano si concretizzasse attraverso l’aumento del numero delle iscrizioni dei nostri agenti. Fu come parlare al vento. Proseguire con la collaborazione? Mi viene da chiedere: quale collaborazione?».

Stefano Selis, presidente provinciale Sna di Oristano: «Da quando ricopro questa carica non c’è stato mai alcun contatto con Confcommercio. Di fatto è un’associazione che non si sente neanche a Oristano. Di fatto non l’ho mai considerata, ma neanche i colleghi me ne hanno mai parlato in nessun termine. Non conosco bene il ruolo e le attività svolte e non sono in grado di dire se ci possa essere una valida collaborazione».

BORSELLINO GiovanniChiudiamo con la Sicilia, dove sono state tre le sezioni provinciali Sna che hanno risposto alle domande di tuttointermediari.itGiovanni Borsellino (a destra), presidente provinciale Sna di Agrigento: «A livello locale non vi è, né vi è mai stata, alcuna collaborazione con la Confcommercio. È una situazione che ho ereditato anni fa, quando fui eletto presidente provinciale,  e non è più cambiata…né ho mai ricevuto pressioni in senso diverso».

«La nostra provinciale ha sempre ritenuto utile il rapporto con la locale Confcommercio. Dal punto di vista istituzionale non abbiamo avuto nè rappresentanti, nè incarichi, per quanto riguarda la collaborazione “pratica” lo Sna provinciale ha sempre dialogato con la Confcommercio in termini corretti e collaborativi», evidenzia Giuseppe Consolo, presidente provinciale Sna di Enna. «La nostra provincia ha meno di 30 agenzie operanti e un numero di iscritti di 13/15 unità, ma ha sempre avuto dalla Confcommercio locale rispetto e attenzione», tiene a precisare Consolo.

«Nel nostro caso», chiude Domenico Venuti, presidente provinciale Sna di Trapani, «l’unico risultato apprezzabile è stato l’utilizzo della sala riunione della struttura in forma gratuita per le riunioni del sindacato. Proseguire la collaborazione? La provinciale si adeguerà alla decisione dell’esecutivo nazionale».

Fabio Sgroi

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