L’organo giudicante di secondo grado annulla l’espulsione dei due presidenti e commuta la sanzione in una sospensione di 10 mesi. Nonostante ciò…
Il Gruppo aziendale agenti generali Lloyd Italico (Gaag) e Unat Gruppo agenti – Generali Italia non rinnoveranno l’iscrizione al Sindacato nazionale agenti da gennaio 2023.
L’addio allo Sna, del resto, era una delle ipotesi ventilate da Tuttontermediari.it dopo il provvedimento di espulsione dallo stesso Sna comminato lo scorso 3 giugno dal collegio dei probiviri nei confronti dei presidenti Antonio Canu (Gaag) e Mariagrazia Musto (Unat). Il motivo era riconducibile all’operato dei due nell’ambito della firma dell’accordo dati sottoscritto con la mandante Generali Italia.
Un provvedimento (l’espulsione) contro il quale Canu e Musto avevano presentato ricorso alla commissione di deontologia professionale dello Sna. Quest’ultima, con una sentenza emessa lo scorso 7 novembre ha comminato ai due presidenti la sanzione della sospensione dall’appartenenza al Sindacato nazionale agenti per la durata di 10 mesi (rivedendo, dunque, la sanzione della espulsione e ritenendo, secondo quanto risulta a Tuttointermediari.it, “eccessiva” quella del collegio dei probiviri).
Gaag e Unat, attraverso una nota indirizzata a Claudio Demozzi, presidente dello Sna, a Dario Piana, presidente del comitato dei gruppi aziendali agenti di Sna e ad Andrea Bonfanti, direttore dello Sna, hanno prima riportato questa premessa: «vista la sentenza della commissione di deontologia professionale dello Sna riguardante la presidente del gruppo agenti Unat Mariagrazia Musto ed il presidente del gruppo agenti Gaag Lloyd Italico Antonio Canu in relazione alla firma dell’accordo dati tra i rispettivi Gaa e Generali Italia spa; poiché tale firma è stata apposta da ognuno dei due presidenti sulla base di quanto disposto dalle rispettive delibere e mozioni assembleari votate all’unanimità da tutti gli agenti iscritti ai due gruppi riuniti nelle rispettive assemblee e su precisa disposizione imperativa delle delibere degli organismi esecutivi dei due gruppi; che sono dunque stati tutti gli iscritti ai due gruppi agenti a decidere di firmare l’accordo dati, cosa che i due presidenti hanno fatto in loro nome e per loro conto; che i contenuti delle sentenze della commissione di deontologia professionale dello Sna, la conferma delle accuse ai due presidenti ed infine le condanna comminata si devono, per quanto sopra, intendere come indirizzate alla totalità dei due gruppi agenti Unat e Gaag».
Hanno poi comunicato che, proprio in considerazione di questa premessa, «gli esecutivi nazionali, le giunte, i rappresentanti territoriali di Unat e Gaag, nel rinnovare piena fiducia, completa condivisone del loro operato e totale solidarietà ai due presidenti Mariagrazia Musto e Antonio Canu, hanno deliberato di non rinnovare l’iscrizione dei rispettivi gruppi agenti al Sindacato nazionale agenti». L’adesione al Sindacato sarà, pertanto, una scelta dei singoli iscritti.
Fabio Sgroi
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