venerdì 12 Settembre 2025

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SEZIONE “A” DEL RUI: DAL 2010 OLTRE 12.000 ISCRITTI IN MENO

Il calo di società e persone fisiche prosegue inesorabile. Ecco il trend negli ultimi 11 anni.
 

Fusioni (volontarie e “forzate”) fra agenzie, difficoltà nel reperire mandati agenziali, passaggi alla sezione B e alla E del Rui, riduzione del numero delle compagnie. E c’è anche l’assenza, di fatto, di un vero ricambio generazionale e uno scarso “appeal” per la professione, da parte dei giovani. Sono alcuni dei motivi per i quali il calo del numero degli agenti in Italia è inarrestabile. Ormai da molti anni.

Prendendo i dati forniti dall’Ivass ogni anno e analizzando il trend dal 2010 a fine 2021 emerge che gli iscritti nella sezione A del Rui sono passati da 38.363 a 26.328: ben 12.035 iscritti in meno.

Il calo più marcato, nel periodo preso in considerazione, si è registrato nel 2016, quando sono spariti dalla sezione A del registro unico degli intermediari 4.585 iscritti. Le cause? L’Ivass aveva spiegato che, in buona parte, il calo era dovuto alla «cancellazione massiva per perdita dei requisiti di iscrizione (soggetti non operativi o in ritardo con i pagamenti)».

Se si esclude il 2016, proprio per questa sua particolarità, si rileva che la media degli agenti che ogni anno abbandonano la sezione A del Rui è di 745 iscritti. Negli ultimi tre anni (2019, 2020 e 2021) la media è stata significativamente inferiore: 550.

Alla fine del 2010 le persone fisiche iscritte nella sezione A del Rui erano 28.356. Al 31 dicembre 2021 sono scese a 17.773. Ben 10.583 in meno. Per quanto riguarda le società il calo è stato di 1.452 unità: si è passati dalle 10.007 di fine 2010 a 8.555 di fine 2021.

Fabio Sgroi

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