mercoledì 10 Settembre 2025

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COMPAGNIE CHE OPERANO IN ITALIA: NEL 2021 LIEVE CALO DEL NUMERO DEI RECLAMI RICEVUTI

Secondo i dati dell’Ivass, la diminuzione complessiva è stata dello 0,3% rispetto all’anno precedente. E se le imprese italiane hanno registrato un -3,3% lo stesso non si può dire per quelle estere (+19,1%).   

Nel 2021 le imprese di assicurazione operanti in Italia (imprese italiane e rappresentanze extra Unione Europea autorizzate dall’Ivass, imprese con sede legale in un Paese dell’Unione Europea operanti in regime di stabilimento/libera prestazione dei servizi) hanno ricevuto dai consumatori 92.975 reclami, in calo dello 0,3% rispetto all’anno precedente. È quanto reso noto dall’Ivass.

La suddivisione, per comparto, è stata questa: 37.932 reclami (40,7% del totale) hanno riguardato il ramo Rc auto, 37.865 (40,8% del totale) i rami danni diversi dalla Rc auto e 17.178 (18,5% del totale) i rami vita.

Il calo del numero dei reclami, ha spiegato l’Ivass, è dovuto soprattutto al decremento del comparto Rc auto, nel quale i reclami presentati dai consumatori sono diminuiti complessivamente del 7,4%; in aumento i reclami relativi agli altri rami danni (+7,3%) e ai rami vita (+1%).

In particolare, il numero dei reclami ricevuti dalle imprese italiane è diminuito (78.015, -3,3%), mentre è cresciuto quello dei reclami ricevuti dalle imprese estere (14.960, +19,1%), come si evince dalla tabella sotto.

Per le compagnie italiane, l’incidenza dei reclami relativi al comparto Rc auto si è ridotta dal 45,7% al 41,1%, mentre è aumentata dal 36,3% al 41,2% quella degli altri rami danni.

Di segno opposto l’andamento per le imprese estere, per le quali è cresciuto il peso dei reclami nei comparti Rc auto (dal 32,3% al 39%) e vita (dal 20% al 22,9%), mentre si è ridotto quello dei reclami relativi agli altri rami danni (dal 47,7% al 38,1%).

Quanto agli esiti, il 29,3% dei reclami, a livello complessivo, è stato accolto, il 9,5% si è concluso con una transazione, il 55,9% è stato respinto, mentre il restante 5,3% risultava in fase istruttoria alla fine dell’anno.

Il tempo medio di risposta ai reclamanti da parte delle imprese continua a mantenersi al di sotto del limite di 45 giorni previsto da Regolamento del 2008.

Fabio Sgroi

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