mercoledì 15 Ottobre 2025

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AGENZIE PLURIMANDATARIE: PER DEMOZZI RAPPRESENTANO ANCORA «UNA REALTA’ SOTTODIMENSIONATA»

Il presidente dello Sna spiega le ragioni per le quali le agenzie dovrebbero operare con più mandati di compagnie non appartenenti allo stesso gruppo assicurativo.  

Claudio Demozzi

«Il plurimandato? Continua a rappresentare la principale arma contro le eccessive pressioni commerciali delle imprese, contro gli accorpamenti forzati, contro l’obbligo di aderire a politiche commerciali e di riforma portafoglio dissennate, che pregiudicano la qualità della relazione con i nostri clienti, la tenuta dei nostri bilanci agenziali e la nostra crescita professionale». Claudio Demozzi, presidente del Sindacato nazionale agenti, ha ribadito, nel corso dell’ultimo comitato centrale, le «numerose ragioni» per le quali occorrerebbe diffondere l’idea di avere più mandati.

Lo Sna, in particolare, ha fatto notare come su un totale di quasi 12.000 agenzie in Italia quelle plurimandatarie rappresenterebbero oggi il 58% del totale, anche se questa percentuale va analizzata sotto varie sfaccettature. «Il 21% delle agenzie sono sì plurimandatarie», ha affermato Demozzi, «ma mandatarie di compagnie dello stesso gruppo (Allianz e Allianz Direct, UnipolSai e Linear, UnipolSai e UniSalute, per esempio). Inoltre, nell’11% dei casi si tratta di agenzie con uno o più mandati dello stesso gruppo e uno o più mandati delle cosiddette compagnie specialistiche (tutela legale, assistenza, altro). Le agenzie plurimandatarie propriamente dette, cioè realmente indipendenti in quanto mandatarie di compagnie non appartenenti al medesimo gruppo, sfiorano appena il 30% (26%)».

Anche se queste ultime sono raddoppiate rispetto al passato, ha tenuto a precisare il presidente dello Sna, «rappresentano ancora una realtà sottodimensionata, rispetto alle aspettative dei promotori della Legge Bersani (L.40/2007 che vieta i rapporti di esclusiva tra imprese di assicurazioni ed agenti), degli esperti e dell’Antitrust che all’epoca avevano accolto favorevolmente, come il nostro sindacato, questa innovazione, questo passo in avanti dell’intermediazione professionale nel nostro Paese».

Fabio Sgroi

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