L’incremento della raccolta è stato solo dell’1%. Decisivo il calo delle immatricolazioni di nuovi veicoli.
Al termine del 2020 i premi del lavoro diretto italiano nel ramo Corpi veicoli terrestri (Cvt, cioè le coperture non obbligatorie accessorie alla Rc auto e natanti) raccolti dalle 44 imprese vigilate sono stati pari a 3,1 miliardi di euro, con un incremento costantemente positivo nel quinquennio (2,4 miliardi nel 2015, 2,6 miliardi nel 2016, 2,8 miliardi nel 2017, 2,9 miliardi nel 2018, 3,1 miliardi nel 2019) se pur in frenata nell’ultimo anno (+1% sul 2019). I dati sono dell’Ivass.
Va evidenziato che la modesta crescita dei premi si accompagnava a una riduzione delle immatricolazioni di nuovi veicoli, pari al -26%. I premi del ramo rappresentavano sempre a fine 2020 il 9,4% del totale dei rami danni, in costante crescita dal 2015 (quando questa percentuale era pari al 7,7%).
Le provvigioni totali rappresentavano, come nel 2019, il 21,6% dei premi. Le spese di acquisizione e amministrazione equivalevano al 10% dei premi, in calo di 5 decimi di punto rispetto all’anno precedente, tornando a un livello simile al 2015 (9,8%).
Le provvigioni rappresentavano il 68,2% delle spese di gestione totali, in aumento di circa un punto rispetto al 2019; sempre a fine 2020 si è registrato un calo di oltre un punto della quota relativa alle altre spese di acquisizione (15,3% del totale delle spese rispetto al 16,4% del 2019).
Nel quinquennio 2015-2020, le spese di gestione del ramo in rapporto ai premi sono risultate in crescita (l’expense ratio è aumentato dal 29,8% al 31,6%), per l’incremento del peso delle provvigioni e delle altre spese di amministrazione, mentre sono rimaste stabili le altre spese di acquisizione.
I sinistri Cvt con seguito accaduti hanno superato il milione, in diminuzione, soprattutto per il tracollo dei furti d’auto, rispetto al 2019 (-19,6%). I sinistri denunciati sono stati di poco superiori (+2%) a quelli del 2015. Si è confermato l’aumento dei veicoli assicurati per coperture accessorie (pari a circa il 57% delle coperture auto obbligatorie), con un ribasso della frequenza sinistri, pari al 4,61% rispetto al 5,93% nel 2019 e al 5,76% del 2015.
La velocità di liquidazione per numero dei sinistri denunciati nel 2020 è ammontata all’81,8%, con un incremento di quasi un punto rispetto al 2019 (81%). Il costo medio dei sinistri indennizzati nello stesso anno di accadimento è stato pari a 1.535 euro (contro i 1.495 a prezzi correnti per la generazione 2019), in aumento sul 2015 (+12,1% a valori costanti e +14,7% a valori correnti).
Fabio Sgroi
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